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cuffiettine tutte trine e leggere come piume! Eravamo tanto contente in quell’occupazione, Si chiacchierava senza tregua e colla nostra fervida fantasia si vestivano con quegli oggetti lillipuziani dei braccetti bianchi e grassottelli, delle testine bionde e ricciute, degli angioletti insomma di là da venire, ai quali erano rivolti tutti i nostri pensieri come a personaggi molto importanti.

L’arrivo dei signorini che aspettavamo tutte e due a breve distanza una dall’altra era un argomento inesauribile di discorsi, e quella nostra comunanza di sorte e di pensieri serviva a stringere di più quel vincolo d’affetto che ci legava da tanto tempo.

Quanti progetti facevamo per l’avvenire! Quanti castelli in aria sul conto dei nostri figliuoli!

Prima di tutto, nella nostra vanità di mammine novizie, si volevano belli; buoni e saggi