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214 l'ultimo capitolo


Era una giornata di primavera, ed io avevo aperto la finestra per respirare l’aria profumata che veniva dal giardino.

Pare che anche le mie nipotino fossero state invitate dall’aria tepida e primaverile a scendere nel giardino perchè le udii proprio sotto la mia finestra fare il seguente dialogo.

— Via, calmati, — diceva Dora ad Amelia, — lo sai che alla nonna non sfugge nulla, e se poi ti vede cogli occhi rossi te ne chiederà la ragione.

— Povera nonnina, — disse Amelia, — lei che non vive che delle nostre gioie, non ci mancherebbe altro che ci sapesse infelici.

— Eppure ci sarebbe di tanto sollievo confidarci con lei! — disse Dora; — ma no, no, vediamo che non scopra nulla; è abbastanza infelice colla sua malattia, non dobbiamo rattristarla di più.

Intanto le voci si allontanarono e non udii più nulla, ma sapevo abbastanza ed ero decisa di voler saper tutto. A Dora era