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130 primi studii


si ragiona, si raffronta, si discute, e la madre deve star attenta, per approvare un giudizio buono, o rettificare quello che potesse essere falso. È lei che deve dire l’ultima parola; e così in quell’ora di tranquillità domestica procura ai figli un passatempo utile, insegna loro a ben pensare e a ben ragionare, senza calcolare tutto il buono e il bello che possono aver imparato dalla lettura.

E appunto perché possano essere profittevoli le letture, devono essere fatte con calma; quel fanciullo che si vanterà di leggere un nuovo volume ogni giorno, perderà il suo tempo inutilmente, non imparerà nulla e formerà una tal confusione nella sua mente che non ci si raccapezzerà più. Quando un libro è finito, vorrei che, specialmente i giovani, prima di cominciarne un altro, ci mettessero un po’ d’intervallo, ed intanto pensassero a quello che hanno letto e quasi quasi rifacessero nella propria mente il lavoro fatto dall’autore. Questo per i libri di amena lettura.