Pagina:Cordelia - Dopo le nozze, Milano, Treves, 1882.djvu/126

112 severità e debolezza


notte per cagion mia! ma non lo farò più, sai, è passata per miracolo, t’assicuro che sono punito abbastanza dal dispiacere che t’ho fatto provare.

· · · · · · · · · · · · · · ·
· · · · · · · · · · · · · · ·
· · · · · · · · · · · · · · ·

Molti anni dopo, quando Gustavo era già padre di tre bei figliuoletti e sedeva presso al camino in una sera d’inverno circondato da tutta la sua famiglia, e il generale, che aveva ormai tutti i capelli bianchi, se ne stava incantucciato in un angolo della sala dicendo che non sentiva freddo, mentre tremava tutto e gli andavano consigliando d’accostarsi ai caminetto, e la signora Adele preparava una cuffiettina ricamata per il suo nipotino ancor da nascere, si cominciò a parlare del tempo passato, ed il generale raccontò che in una certa sera che aveva chiuso Gustavo fuori di casa, la mamma pietosa gli aveva aperta la porta e credeva che non si fosse accorto di nulla, ma ch’egli aveva visto tutto,