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capitolo vii. 81


144. Ciò sarà perchè hanno trattato i miei segni di bugie e perchè non facevano alcuna attenzione ad essi.

145. Le opere di coloro che trattano i miei segni di bugie, e che non credono alla vita futura, saranno nulle. Potrebbero questi essere ricompensati diversamente da come hanno operato?

146. Il popolo di Mosè, durante la di lui assenza, prese ad adorare un vitello vivo, e che muggiva. Non vedevano forse che non poteva parlare ad essi e neanche dirigerli nella via retta?

147. Fecero di questo vitello l’oggetto del loro culto, ed agirono con iniquità.

148. E quando si furono pentiti, e che ebbero riconosciuto il loro deviamento gridarono: Se il nostro Signore non ha pietà di noi, e se non ci perdona i nostri peccati, siamo perduti.

149. Mosè, tornato in mezzo al suo popolo, pieno di dispetto, e d’ira gridò: Che detestevole azione avete commessa nella mia assenza! Volete voi affrettare la vendetta di Dio? Gettò le tavole, prese suo fratello per la testa, e lo tirò verso di se. — O figlio di mia madre, rispose Aronne, il popolo mi ha sopraffatto, e poco è mancato che non m’abbia ucciso; non far rallegrare i miei nemici col punirmi, e non mi porre nel numero dei perversi.

150. Signore! gridò Mosè, perdona a me, ed a mio fratello; dacci un posto nella tua misericordia, giacchè tu sei il più misericordioso.

151. Coloro che adorarono il vitello incorreranno nella sua collera, e nell’ignominia in questo mondo; così noi retribuiremo quei che fabbricano le menzogne.

152. Quei che, dopo aver commessa un’azione cattiva, ritornano a Dio, e credono..... Dio sarà indulgente, e misericordioso per essi.

153. Quando lo sdegno di Mosè si fu calmato, egli raccolse le tavole della legge. I caratteri che vi erano incisi contenevano la direzione, e la grazia per quei che temono il loro Signore.

154. Mosè prese fra il suo popolo settanta uomini per farli venire dinanzi a noi. Un violento terremuoto li colpi e l’inghiottì. Mosè gridò: Signore! tu avresti potuto annietarli prima di questo giorno, e me con essi. Ci farai tutti perire per causa dei delitti di qualche insensato? Non era che una di quelle prove colle quali tu perdi, o dirigi quei che ti piace. Tu sei il nostro protettore. Perdonaci le nostre colpe, ed abbi pietà di noi; tu sei il migliore fra quei che perdonano.

155. Assegnaci una bella porzione in questo mondo, e nell’altro; noi siamo nella via retta che conduce a te. Il mio castigo, riprese Dio, ricaderà sopra chi io vorrò; la mia misericordia abbraccia ogni cosa; la destino a coloro che temono, che fanno l’elemosina, e che credono ne’ mici segni;

156. Che seguono l’inviato, il profeta illetterato che troveranno indicato nei loro libri: nel Pentateuco e nel Vangelo; che comanda loro il bene, ed interdice il male; che loro permette l’uso degli alimenti eccellenti, e proibisce i cibi impuri; che alleggerirà i loro pesi, e toglierà le catene che li opprimevano. Quei che crederanno in lui, che l’assisteranno, e che seguiranno la luce venuta con esso, saranno gli uomini beati.

157. Di’ loro: O uomini! io sono l’apostolo mandato da Dio a voi tutti;

158. Da quel Dio a cui appartengono il Cielo, e la terra; non vi è altro Dio che lui; egli dà la vita, e la morte. Credete in Dio, e nel suo inviato, il profeta illetterato che crede anch’esso in Dio, e nella sua parola. Seguitelo, e sarete nella via retta.

159. Evvi fra il popolo di Mosè un tal numero di uomini che prendono la verità per loro guida, e che praticano l’equità.

160. Abbiamo divisi gli ebrei in dodici tribù, che formano tante nazioni,