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dovuto: Se accaderà loro una disgrazia, l’attribuiranno alla cattiva fortuna di Mosè, e di quei che lo seguiranno. La loro disgrazia viene da Dio, ma la maggior parte non lo comprende.

129. Essi dissero a Mosè: Fa pur miracoli quanto vuoi per fascinarci, noi non ti crederemo.

130. Allora mandammo loro l’inondazione, i grilli, gl’insetti, le rane, ed il sangue, tutti segni evidenti; ma si gonfiarono d’orgoglio, e restarono colpevoli.

131. Ogni volta che si manifestava loro una piaga, dicevano a Mosè: Invoca il tuo Dio secondo l’alleanza che tu hai contratta con esso. Se ci liberi da questa piaga, ti crederemo, e lasceremo partire con te i figli d’Israele. Ma tosto che l’avemmo liberati dalla piaga, e che il termine indicato fu spirato, violarono le loro promesse.

132. Noi ci siamo vendicati di questo popolo, e l’abbiamo annegato nel mare, perchè ha trattato di bugie i nostri segni, e non vi ha prestato attenzione.

133. Abbiamo dato in eredità ai deboli le contrade orientali, ed occidentali della terra, sulle quali abbiamo sparse le nostre benedizioni. Le magnifiche promesse del tuo Signore ai figli d’Israele sono adempite, perchè sono stati costanti. Noi abbiamo distrutte le opere, e gli edifici di Faraone, e del suo popolo.

134. Traversammo il mare coi figli d’Israele, e trovarono un popolo che adorava gl’idoli. O Mosè, dissero, facci de’ Dei come li hanno costoro. Mosè rispose: Voi siete un popolo d’ignoranti.

135. Il culto che essi professano è falso, e le loro azioni sono vane.

136. Dovrò io cercarvi altra divinità che Dio, quei che vi ha inalzati al disopra di tutti i popoli?

137. Ricordatevi che vi abbiamo liberati dalla famiglia di Faraone, che vi opprimeva di mali, che uccideva i vostri figli maschi e non risparmiava che le femmine. Era una dura prova del vostro Signore.

138. Fissammo a Mosè trenta notti, che aumentammo di altre dieci, di modo che si trattenne con Dio quaranta notti. Mosè disse allora a suo fratello Aronne: Rimpiazzami presso il mio popolo, agisci con giustizia e non seguire il sentiere dei malvagi.

139. Quando Mosè arrivò all’ora indicata, e che Dio gli ebbe parlato, disse a Dio: Signore mostrati a me, affinchè io ti contempli. Tu non mi vedrai rispose Dio, guarda piuttosto la montagna, se essa resta immobile al suo posto tu mi vedrai. E quando Dio si fece vedere sulla montagna, la ridusse in polvere. Mosè cadde tramortito colla faccia in terra.

140. Rinvenuto in se, gridò: Gloria a te! io torno a te penetrato del mio pentimento1, e sono il primo de’ credenti.

141. O Mosè, disse il Signore, io t’ho scelto a preferenza su tutti gli uomini per portare i miei comandamenti, e la mia parola. Prendi ciò che ti do, e sii riconoscente.

142. Abbiamo scolpiti per lui sulle tavole i comandamenti sopra ogni materia, e spiegazioni dettagliate sopra ogni cosa. Portali teco con fermezza, e comanda al tuo popolo di osservarli nel miglior modo possibile. Vi mostrerò il soggiorno dei colpevoli.

143. Allontanerò da’ miei segni quei che s’insuperbiranno ingiustamente sulla terra; che vedranno tutti i nostri miracoli, e non crederanno; che vedranno la via dritta, e non la prenderanno; ma che, scorgendo la via della perdizione vi si precipiteranno.

  1. Per aver voluto vedere Dio.