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capitolo v. 53


ni, secondo l’insegnamento ricevuto da Dio, vi è permessa. Mangiate ciò che questi vi avranno procurato invocando, il nome di Dio. Temetelo, giacchè egli è pronto a farsi render conto.

7. Oggi vi è stato permesso tutto ciò che è buono1; il cibo di quei che hanno ricevuto le Scritture, vi è lecito, come il vostro lo è egualmente ad essi. Vi è permesso di sposare le figlie oneste dei credenti, e di coloro che hanno avute le Scritture prima di voi, purchè assegniate loro una dote. Vivete castamente con esse, non fornicate, e non le prendete per concubine. Chi tradirà la sua fede perderà il frutto delle sue buone opere, e sarà all’altro mondo nel numero degl’infelici.

8. O credenti quando vi disponete a fare la preghiera, lavatevi il viso, e le mani fino al gomito; asciugatevi la testa, e le gambe fino ai calcagni.

9. Purificatevi dopo di aver coabitato colle vostre mogli; ma quando sarete malati, o in viaggio, quando avrete sodisfatto ai vostri bisogni di natura, e quando avrete avuto commercio con donna, se non trovate acqua, stropicciatevi il viso e le mani con l’arena fina e pura2. Dio non vuole imporvi alcun peso; ma vuole rendervi puri, e mettere il colmo ai suoi benefizj, affinchè gli siate riconoscenti.

10. Ricordatevi dunque de’ suoi benefizj, e del patto che egli ha conchiuso con voi, quando voi diceste: Abbiamo inteso, ed obbediremo. Temete Dio, che conosce l’interno dei vostri cuori.

11. O voi che credete! Siate retti innanzi a Dio nelle deposizioni che farete. Che l’odio non vi trascini a commettere un’ingiustizia. Siate giusti: la giustizia è vicina alla pietà. Temete Dio, perchè conosce le vostre azioni.

12. Dio ha promesso a quei che credono e fanno buone opere, che il perdono ed una ricompensa magnifica li attendono.

13. Coloro che non credono, e che trattano i nostri segni come menzogne, saranno condannati al fuoco.

14. O credenti! Rammentate i beneficj del Signore. Quando alcuni uomini hanno risoluto di portare le loro braccia su voi, Dio respingerà le loro braccia3. Temete Dío, i veri credenti non confidano che in lui.

15. Iddio accettò l’alleanza dei figli d’Israele, diede ad essi dodici capi, e disse loro: lo sarò con voi. Se voi farete esattamente la preghiera, se farete l’elemosina, se presterete fede ai miei inviati, se li aiuterete, e se farete un prestito generoso a Dio, io espierò le vostre offese, e vi farò entrare nei giardini bagnati da acque correnti. Colui che, dopo questi avvertimenti, ricusa di credere si smarrisce dalla via retta.

16. Essi hanno violato il patto conchiuso, e noi l’abbiamo maledetti; abbiamo indurito i lor cuori. Deformano4 le parole delle Scritture, e scordano una parte di ciò che fu loro insegnato. Tu non cesserai di svelare la loro fro-


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  1. La parola del testo taibat ha un senso generale come la parola buono. Bisogna intendere qui per buono tutto ciò che è puro, e non nuocevole alla salute.
  2. Questa abluzione in mancanza d’acqua si chiama teiemmum.
  3. Questo passo deve alludere ad un tentativo di omicidio sulla persona di Maometto, sul quale vi sono varie versioni. Secondo l’una, Maometto avendo un giorno lasciate le sue armi sospese ad un albero mentre che i suoi seguaci erano a qualche distanza da lui, un arabo del deserto gli si scagliò addosso, e, tenendo la sciabla nuda sulla di lui testa, gli disse: Chi è che m’impedisce d’ucciderti? È Dio, rispose Maometto. Al che l’angelo Gabriele tolse l’arma di mano all’arabo, Maometto se ne impadroni, e domandò egli all’arabo: Chi è che m’impedisce d’ucciderti? Nessuno, rispose l’arabo, ed abbracció subito l’islamismo.
  4. Cioè, diffigurano, alterano, etc.