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capitolo iv. 49


130. A lui appartiene ciò che è in cielo, e sulla terra. Noi abbiamo già raccomandato a coloro che hanno ricevuto le Scritture prima di voi, ed a voi stessi, di temere Dio, e di non essere increduli. Se lo sarete, sappiate che tutto ciò che è in cielo, ed in terra, gli appartiene. Egli è ricco, e pieno di gloria.

131. Ad esso appartiene tutto ciò che è ne’ cieli e sulla terra. La sua protezione basta.

132. O uomini! se egli vuole, può farvi sparire, e creare altri uomini al vostro posto. Certamente Dio è tanto potente da poterlo fare.

133. Evvi chi desidera la ricompensa di questo mondo? La ricompensa di questo mondo, e quella dell’altro, è l’essere vicino a Dio. Egli sente, e vede tutto.

134. O credenti! siate rigidi osservatori della giustizia allorchè attestate dinanzi a Dio, ancorchè doveste deporre contro voi stessi, i vostri parenti, i vostri prossimi, o si tratti di un ricco, o di un povero. Non date ascolto alle vostre passioni per timore di deviare. Se ricuserete la vostra deposizione, o se vi asterrete dal farla, sappiate che Dio è istrutto di ciò che fate.

135. O credenti! credete in Dio, al suo apostolo, al libro che gli ha mandato, ed alle Scritture venute prima di lui. Chi non crede in Dio, ai suoi angeli, ai suoi libri, ai suoi apostoli, ed al giorno ultimo, è smarrito enormemente.

136. Coloro che hanno creduto, e sono tornati increduli, poi hanno creduto nuovamente, e quindi sono ridivenuti increduli lasciando accrescere la loro infedeltà, non otterranno il perdono di Dio, ed egli non li condurrà nella strada retta.

137. Annunzia agl’ipocriti un supplizio doloroso.

138. A quegl’ipocriti che cercano i loro amici fra gl’infedeli piuttosto che fra i credenti. Lo fanno forse per crearsi un titolo di-gloria? La gloria appartiene tutta a Dio.

139. Vi è stato già rivelato nel Corano che, quando voi state ad ascoltare i segni di Dio, non li credono, e li prendono in derisione. Guardatevi dunque di sedervi cogl’infedeli, finchè parlino d’un altro senso; altrimenti diverrete simili ad essi. Dio riunirà insieme gl’infedeli, e gl’ipocriti, nell’inferno.

140. Sono quei che attendono i resultati. Se Dio vi accorda la vittoria, dicono: Non siamo noi con voi? Se la sorte è per gl’infedeli, dicono a questi: Non avevamo noi il di sopra, e vi abbiamo protetti contro i credenti? Dio giudicherà tutti il giorno della resurrezione, e non darà agl’infedeli la vittoria su i fedeli.

141. Gl’ipocriti cercano ad ingannare Dio; è Dio il primo ad ingannarli. Quando si dispongono a fare la preghiera lo fanno con indifferenza, ne fanno mostra avanti agli uomini, ma pensano ben poco a Dio,

142. Tenendosi in sospeso fra l’uno, e l’altro, non appartenendo nè a questi, nè a quelli. Ma colui che Dio smarrisce, non la strada.

143. O credenti! non prendete per amici piuttosto gl’infedeli che i credenti. Volete voi fornire a Dio un argomento contro di voi, argomento irrefragabile?

144. Gl’ipocriti saranno rilegati in fondo all’abisso del fuoco, e non otterranno alcun ajuto.

145. Ma coloro che si saranno convertiti, e corretti, e che si saranno fermamente attaccati a Dio, e mostrati sinceri nella lor fede, saranno di nuovo coi credenti. Dio darà ai credenti una gran ricompensa.

146. Perchè Dio vi condannerebbe alla pena, se siete stati riconoscenti, e se avete creduto? Dio è riconoscente, e sa tutto.

147. Dio non vuole che si divulghi il male, a meno che non si sia vittima dell’oppressione. Dio sente, e sa tutto.

148. Che divulghiate il bene, o che lo nascondiate, o che perdoniate il male, Dio è indulgente, e potente.


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