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26 il corano.

a differenza fra gli inviati di Dio (1). Abbiamo inteso, ed obbediamo. Perdonaci, o Signore, i nostri peccati! noi torneremo a te.

286. Dio non imporrà ad alcuna anima un peso superiore alle sue forze. Ciò che essa avrà fatto sarà notato per lei, o contro di lei. Signore, non ci punire delle mancanze commesse per dimenticanza, o per errore. Signore, non ci addossare il peso di che avevi caricato coloro che hanno vissuto prima di noi. Signore, non ci caricare di ciò che non possiamo sopportare. Cancella i nostri peccati, perdonaci, abbi pietà di noi; tu sei nostro Signore. Dacci la vittoria sugl’infedeli.


CAPITOLO III.

la famiglia d’imran 2.

Dato a Medina. — 200 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1. A. L. M. Dio. Non vi è altro Dio che lui, il vivo, l’immutabile.

2. Egli ti ha mandato veramente il libro che conferma le Scritture che l’hanno preceduto; egli ha mandato il Pentateuco, ed il Vangelo, per servire di direzione agli uomini. Ha mandato infine il libro della Distinzione.

3. Coloro che non crederanno ai segni di Dio proveranno un gastigo terribile; Dio è potente, e sa vendicarsi. Non gli è nascosto nulla di ciò che è in cielo, ed in terra. È desso che vi forma come gli piace nel seno delle vostre madri.

4. Non vi è altro Dio che lui. Egli è il potente, il savio.

5. Da lui ti è stato mandato il libro. Vi sono dei versetti immutabili, che sono (come) la madre del libro, ed altri sono metaforici (3). Coloro, il di cui cuore devia dalla strada vera, corrono dietro le metafore per desiderio dello scisma, e dell’interpetrazione. Gli uomini di una scienza solida diranno: Noi crediamo in questo libro, tutto ciò che rinchiude ci viene dal Signore. Non vi sono che gli uomini intelligenti che riflettono.

6. Signore! non permettere ai nostri cuori di deviare dalla via dritta, una volta che tu ci hai diretti in essa. Accordaci la tua misericordia, poichè tu sei sommo nel dispensarla.

7. Signore! tu radunerai il genere umano il giorno su cui non cade dubbio. Certamente Dio non manca alle sue promesse.

8. Per gl’infedeli, nè le ricchezze, nè i figli gioveranno loro presso Dio. Essi saranno l’alimento del fuoco.

9. Tale è stata la sorte della famiglia di Faraone e di quelli che l’hanno preceduto. Essi hanno trattati i nostri segni di menzogne. Dio li ha puniti dei loro peccati, ed è terribile ne’ suoi gastighi.

10. Di’ agl’increduli: In breve sarete vinti, e vi riunirete all’inferno. Che soggiorno orribile!

11. In quelle due schiere che vennero alle mani, l’una combattendo nella via di Dio, l’altra infedele, vi era un segno (miracolo) per voi. Sembrava agli


  1. Questo passo è in contradizione col versetto 254 di questo capitolo, come pure con molti versetti del cap. 19. Ved. la nota del versetto 42, cap. XIX.
  2. Imran, o Amran, è il nome del padre della Vergine Maria, secondo il Corano.
  3. La parola madre è impiegata nel senso di base o fondamento.