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capitolo liv. 273


46.  Ha creato la coppia, il maschio e la femmina,

47.  Da una goccia di sperme quando è sparso (nell’utero).

48.  Egli farà una seconda creazione1.

49.  Arricchisce, e fa fare acquisti.

50.  È il Signore della canicola2.

51.  Ha fatto perire il popolo di Ad, l’antico,

52.  Ed il popolo di Themud, e non ne ha lasciato un solo;

53.  E prima d’essi il popolo di Noè, il più cattivo ed il più perverso.

54.  E le città rovesciate, è lui che le ha rovesciate;

55.  Ed il gastigo del cielo le avviluppò intieramente.

56.  Qual benefizio di Dio metterai tu in dubbio?

57.  Questo apostolo che vi avverte è di quei di prima.

58.  S’avvicina (l’ora) che deve venire, ne v’è rimedio, meno che Dio volesse.

59.  È forse per queste parole che siete sorpresi,

60.  E che ridete in luogo di piangere,

61.  E che passate il tempo in discorsi frivoli?

62.  Prostratevi piuttosto dinanzi a Dio, ed adoratelo.


CAPITOLO LIV.

la luna3.

Dato alla Mecca. 53 Versetti.

In nome di Dio clemente e misericordioso.

1.  L’ora s’avvicinò, e la luna si divise;

2.  Ma (gl’infedeli) sebbene veggano un miracolo, se ne vanno, e dicono; è una continua magia.

3.  Ed hanno trattato (questi avvertimenti) di bugie; hanno seguito i lor desiderj, ma tutto è fissato invariabilmente.

4.  Si son fatti loro udire dei racconti in cui vi era di che riempirli di terrore.

5.  Ciò per saviezza suprema; ma gli avvertimenti non giovano.

6.  Lasciali dunque. Il giorno in cui (l’angelo) incaricato di chiamare tutti gli uomini li chiamerà per qualche cosa d’orribile,

7.  Sortiranno da’ loro sepolcri cogli occhi bassi, e come grilli dispersi,

8.  Correndo a passi precipitosi presso (all’angelo) che gli ha chiamati. Gl’increduli diranno allora: Ecco il giorno difficile.

9.  Prima d’essi, il popolo di Noè tratto la verità d’impostura; trattò il nostro servo (Noè) di bugiardo. Diceva: E un indemoniato, e fu discacciato.

10.  Gridò (Noè) al suo Signore: Io sono oppresso, ajutami.

11.  Noi aprimmo le porte del cielo colla pioggia a torrenti.

12.  Dividemmo la terra in fonti, e l’acqua (del cielo) si riunì (all’acqua delle sorgenti), per decreto già stabilito.

  1. Per seconda creazione bisogna intendere la resurrezione.
  2. La costellazione della Canicola, o il Sirio, era adorata dagli Arabi pagani.
  3. La parola luna che si trova al primo versetto, serve di titolo a questa sorata. In questo primo versetto si tratta della venuta dell’ora, cioè del giudizio. Fra i segni che devono precedere questo momento terribile vi sarà quello della luna che si dividerà per mezzo. Tuttavia i commentatori pretendono vedere in queste parole un’allusione al miracolo fatto da Maometto. Un giorno, dicono essi, divise la luna in due con il suo dito.