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272 | il corano, |
12. Muovereste dei dubbj su ciò ch’egli ha visto?
13. L’avea già veduto in un’altra discesa1,
14. Presso il loto del limite2,
15. Colà ov’è il giardino del soggiorno.
16. Il loto era ricoperto d’un’ombra.
47. L’occhio del profeta non si distolse, nè si perdè un sol istante.
18. Ha veduto la più gran meraviglia del suo Signore.
49. Che vi pare di El Lat, e di Al Ozza?
20. E di quest’altro Menat, il terzo idolo3?
21. Avreste voi figli, e Dio figlie?
22. Questa distribuzione è ingiusta.
23. Non sono che nomi; voi ed i vostri padri gli avete chiamati così. Dio non vi ha rivelato alcuna prova su ciò. Voi non seguite che mere supposizioni ed i vostri desiderj, e pure avete ricevuta una direzione dal vostro Signore.
24. L’uomo avrà egli tutto ciò che desidera?
25. A Dio appartiene l’ultima come la prima4,
26. Per quanto sieno numerosi gli angeli in cielo la loro intercessione non gioverà a nulla;
27. Meno che se Dio lo permetterà, a chi gli parrà e piacerà.
28. Quei che non credono alla vita futura chiamano gli angeli col nome di donne.
29. Non ne sanno nulla, non seguono che opinioni. Le opinioni non potranno mai stare in luogo di verità.
30. Allontanati da colui che volge le spalle quando si parla di noi, che non desidera che la vita di questo mondo.
31. Ecco fin dove giunge la loro seienza. Il tuo Signore sa più di tutti chi è che si smarrisce dal suo sentiero; sa meglio di chiunque chi è nella via dritta.
32. Tutto ciò che è nei cieli e sulla terra appartiene a Dio; compenserà chi fa il male secondo le sue opere; darà una bella ricompensa a chi avrà praticato il bene.
33. Per quei che evitano i grandi delitti e le azioni disonoranti, e cadono in leggiere mancanze, Dio è d’una indulgenza grandissima. Egli vi conosceva bene allorquando vi produceva dalla terra; vi conosce quando non siete che un embrione nelle viscere delle vostre madri. Non cercate perciò a discolparvi. Ei conosce più di tutti chi lo teme.
34. Hai tu riflettuto su colui che volta le spalle?
35. Che dà poco e che lesina? (cioè assottiglia, risega; s’intende è avaro).
36. Costui ha egli scienza delle cose nascoste, e le vede?
37. Non gli è stato forse raccontato ciò che è nei fogli di Mosè,
38. E d’Abramo fedele ai suoi impegni?
39. L’anima che porta il suo peso non porterà quello d’un’altra,
40. L’uomo non avrà senonchè ciò che avrà guadagnato.
41. Il suo lavoro sarà apprezzato.
42. Ne sarà premiato con una ricompensa scrupolosa.
43. Il tuo Signore non è egli il termine d’ogni cosa?
44. Fa ridere, e piangere.
45. Fa morire, e risorgere.