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il Corano1; si presentarono e si dissero gli uni cogli altri: Ascoltate, e quando la lettura fu finita, tornarono apostoli in mezzo al loro popolo.

29.  Popolo nostro! dissero, abbiamo inteso un libro disceso dal cielo, da Mosè in poi, e che conferma i libri antecedenti; conduce alla verità, e nel sentiero dritto.

30.  Popolo nostro! ascoltate chi predica di Dio, e credete in lui; egli cancellerà i vostri peccati, e vi salverà da un supplicio crudele.

31.  Colui che non ascolterà il predicatore di Dio non speri d’indebolire la di lui potenza sulla terra; egli non avrà alcun protettore contro di lui. Tali uomini sono in uno smarrimento evidente.

32.  Non veggono forse che è Dio che ha creato i cieli e la terra? La creazione non l’ha stancato, e può risuscitare i morti. Sì, egli può tutto.

33.  Il giorno in cui gl’infedeli saranno condotti davanti al fuoco dell’inferno, si domanderà loro: È egli vero! Diranno: Sì, per il nostro Dio, è vero. Subite dunque, si dirà loro, il supplizio per premio della vostra incredulità.

34.  E tu (Maometto) abbi pazienza, siccome avevano pazienza gli uomini coraggiosi fra gl’inviati (di Dio); non cercare di affrettare il loro gastigo. Un giorno, quando vedranno l’adempimento delle minacce,

35.  Nel momento in cui saranno chiamati a vedere ciò che è stato loro promesso, sembrerà ad essi di non aver soggiornato che una sola ora della giornata nei sepolcri. Tale è l’esortazione. E chi sarà annientato se non i malvagi?


CAPITOLO LXVII.

maometto2

Dato alla Mecca. — 40 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  Dio disperderà3 le opere di coloro che non credono, e che distolgono gli altri dal suo cammino (di Dio).

2.  In quanto a quei che hanno fede, che fanno il bene, e che credono a ciò che è stato rivelato a Maometto, (questo è verità perchè viene dal Signore), Dio cancellerà i loro peccati, e renderà retti i loro cuori.

3.  Sarà così, perchè gl’infedeli hanno seguito la menzogna, ed i credenti la verità che veniva dal loro Signore. Così Dio propone gli esempi agli uomini.

4.  Quando incontrate gl’infedeli4 uccideteli, e fatene un gran massacro, e stringete fortemente le legature (degli schiavi).

5.  Poi li porrete in libertà, o li renderete mediante un riscatto quando la guerra sarà finita5. Fate così. Se Dio volesse, trionferebbe egli stesso di loro; ma vi fa combattere per provarvi gli uni cogli altri. Dio non farà perire le opere di coloro che avran soccombuto nel cammino di Dio. (1) (2) (3) (5)

  1. È senza dubbio un’allusione a ciò che dice la storia di Maometto sulla conversione d’un certo numero di genj a Taief. Vedendo Maometto quanti ostacoli incontrava la sua missione alla Mecca, si recò a Taief città dell’Hedjaz; vi fu accolto malissimo dagli abitanti, ma una truppa di genj di Nisibis, che vi si trovò gusto la dottrina del Corano, e l’abbracciò.
  2. [testo della nota mancante]
  3. Cioè, farà mancar loro lo scopo che è la ricompensa, e le renderà nulle.
  4. Si tratta qui degl’infedeli della Mecca, ed altre tribù arabe.
  5. Parola per parola: Quando la guerra avrà messo in terra la sua carica.