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capitolo xxxix. 237


31.  Tu morrai, o Maometto, ed essi ancora morranno.

32.  Quindi vi disputerete innanzi a Dio il giorno della resurrezione.

33.  E chi più cattivo di colui che inventa una menzogna sul conto di Dio, e che ha trattato d’impostura la verità quando gli si è mostrata! Non è egli l’inferno la dimora riservata agl’infedeli?

34.  Colui che reca la verità, e colui che vi crede, sono ambedue pii.

35.  Troveranno presso Dio tutto ciò che desidereranno. Tale sarà la ricompensa di quei che fanno il bene.

36.  Dio cancellerà le loro più cattive azioni, e li ricompenserà per le loro migliori opere.

37.  Dio non basta egli solo a proteggere il suo servo? Gl’infedeli cercheranno a spaventarti al nome dei loro idoli, ma colui che Dio smarrisce non troverà più guida.

38.  Colui che Dio dirige, chi può smarrirlo? Dio non è forse potente e vendicativo?

39.  Se tu domandi loro chi ha creato i cieli e la terra, risponderanno: È Dio. Di’ loro: Se Dio volesse colpirmi con un male, credete voi che le divinità che invocate nello stesso tempo che lui potrebbero liberarmene? e se Dio volesse accordarmi qualche benefizio potrebbero esse arrestarlo? Di’: Dio mi basta; dunque gli nomini non abbiano fiducia che in Dio.

40.  Di' loro: O popolo mio! Agisci come puoi; io agirò egualmente, e vedremo.

41.  Chi di noi proverà un supplizio ignominioso, su chi di noi piomberà il supplizio permanente?

42.  Noi t’abbiamo mandato, o Maometto, il Libro per la salvezza degli uomini, e con un fine reale. Colui che siegue la via retta lo fa per suo bene; chi si smarrisce si smarrisce a suo danno. Tu non devi fare la loro causa.

43.  Dio riceve le anime quando muojono, riceve ancor quelle che sono nel sonno e non muojono;1 ritiene quelle di cui ha decretata la morte, e manda indietro le altre fino all’epoca fissata. In ciò vi son de’ segni per quei che meditano.

44.  (Gl’infedeli) prendono per intercessore qualcuno a fianco di Dio? Di’: Lo fate malgrado che queste divinità non posseggano e non comprendano nulla?

45.  Di' loro: L’intercessione appartiene esclusivamente a Dio2. L’impero dei cieli e della terra è suo; voi sarete tutti ricondotti dinanzi a lui.

46.  Quando vien proferito il nome di Dio unico, il cuore degli uomini che non credono alla vita futura si contrae (per collera). Ma se si menzionano (le divinità) a fianco di Dio, si dilatano subito per la gioja.

47.  Di’: O mio Dio! Creatore dei cieli e della terra, tu che conosci le cose visibili, ed invisibili, pronunzierai nelle vertenze de’ tuoi servi.

48.  Se i malvagi possedessero tutto ciò che la terra contiene, ed anche il doppio, lo darebbero il giorno della resurrezione per ricomperare le pene del supplizio. Allora vedranno venire, da parte Dio, cose che non si figuravano.

49.  Le loro cattive azioni appariranno ad essi chiaramente, ed il supplizio di cui si ridevano gl’invilupperà d’ogni lato.

50.  Se l’uomo soffre qualche perdita, ci chiama; se la cambiamo in favore,

  1. Secondo questo passo, le anime degli uomini che dormono sono presso Dio; ei le riceve, ed ora le ritiene, ora le manda via, secondo che il termine della vita è spirato, o no. La parola teveffa, in questa circostanza, viene in appoggio di ciò che abbiam detto, capo 3, verso 48, nota.
  2. Cioè, che nessuno potrà intercedere senza il permesso di Dio.