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202 | il corano, |
ture vi credono, anche molti Arabi vi credono, e non sono che gl’infedeli che negano i nostri segni.
47. Vi fu un tempo in cui non avevi alcun Libro (divino) da raccontare, in cui non avresti saputo tracciarne una sola linea colla tua mano dritta. Oh! allora quei che negano la verità potevano dubitarne.
48. Sì, (il Corano è una raccolta di) segni evidenti nel cuore di coloro ch’hanno ricevuta la scienza: non vi sono che i cattivi che negano i vostri segni.
49. Dicono: Se il suo Signore gli avesse almeno dato il potere dei miracoli, (crederemmo). Rispondi loro: I miracoli sono in potere di Dio, ed io non sono che un inviato ad avvertire chiaramente.
50. Non basta loro forse che noi t’abbiamo mandato il Libro di cui lor racconti i versetti? Certamente vi è in ciò una prova della misericordia di Dio, ed un avvertimento per tutti gli uomini che credono.
51. Di’ loro: Basta che Dio sia testimonio fra me e voi.
52. Ei conosce tutto ciò ch’è ne’ cieli, e sulla terra. Coloro che credono in ciò ch’è falso1, e non credono in Dio, sono quelli gl’infelici.
53. Ti domanderanno di affrettare il supplizio. Se un’epoca fissa non fosse stata stabilita precedentemente, questo supplizio li avrebbe già colpiti sul momento quando se lo aspettavano meno.
54. Ti domanderanno d’affrettare il supplizio. Già l’inferno riceve gl’infedeli.
55. Un giorno il supplizio avvilupperà gl’infedeli per disopra le teste, e sotto i piedi. Dio lor griderà allora: Gustate (il frutto delle) vostre opere.
56. O servi miei! la terra è vasta2 e son io quel che dovete adorare.
57. Ogn’anima gusterà la bevanda della morte, quindi ritornerete tutti a me.
58. Daremo a quei ch’avran creduto, e fatte buone opere, palazzi e glardini bagnati da acque correnti. Vi resteranno eternamente. Quanto è bella la ricompensa di quei che fanno il bene,
59. Che sopportano con pazienza le pene, e che mettono la loro fiducia in Dio!
60. Quanti esseri creati (nel mondo) non prendono alcuna cura del lor nutrimento! Dio li nudrisce tutti, egli che sente, e vede tutto.
61. Se tu domandi loro chi è colui che ha creato i cieli, e la terra, ti risponderanno: È Dio. Perchè dunque mentiscono (adorando altre divinità)?
62. Dio prodiga a larga mano i doni su quello de’ suoi servi che gli piace, ovvero li compartisce in una tal qual misura. Dio conosce ogni cosa.
63. Se domandi loro: Chi è che fa piovere l’acqua dal cielo, che rianima la terra testè morta? Ti risponderanno: È Dio. Di: Lodi dunque a Dio! Ma la maggior parte di essi non comprende nulla.
64. La vita di questo mondo non è ch’un giuoco, ed una frivolezza; ma quella dell’altro mondo è la (vera) vita. Ah! se lo sapessero!
65. Quando sono montati sopra una nave invocano il nome di Dio, e gli promettono un culto puro, e sincero; ma quando ei li ha resi sani e salvi sulla terra ferma, allora gli associano altri Dii.
66. Godano pure dei beni di questo mondo, e non credano ai libri rivelati; un giorno conosceranno la verità.
67. Non vedono forse come abbiamo stabilita la sicurezza nel sagro recinto