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capitolo xxix. | 201 |
28. Avrete commercio cogli uomini? Li attaccherete sulle strade pubbliche? Commetterete iniquità nelle vostre riunioni? E quale fu la risposta di questo popolo? Dissero: Se sei sincero, attira su noi il gastigo di Dio.
29. Signore, gridò Loth, ajutami contro il popolo malvagio.
30. Quando i nostr’inviati, che recavano una buona nuova, andarono a trovare Abramo, gli dissero: Annienteremo gli abitanti di questa città, poichè sono empj.
31. Loth è fra questi, disse Abramo; sappiamo, replicarono, che si trova fra loro. Noi salveremo lui, e la sua famiglia, meno però sua moglie, che resterà indietro.
32. Allorchè i nostr’inviati vennero da Loth, egli si afflisse a cagion loro, ed il suo braccio fu impotente per proteggerli. Gli dissero: Non temer nulla, e non t’affliggere. Ti salveremo insieme alla tua famiglia, ad eccezione di tua moglie che resterà indietro.
33. Faremo scendere dal cielo un gastigo sugli abitanti di questa città per prezzo dei loro delitti.
34. Abbiam fatto di queste ruine un segno d’avvertimento per gli uomini dotati d’intelligenza.
35. Mandammo ai Madianiti il loro fratello Choaib, che disse loro: Popolo mio! adorate Dio, ed aspettate l’arrivo del giorno ultimo; non camminate sulla terra per commettervi eccessi.
36. Ma lo trattarono d’impostore: una commozione violenta li colpi: l’indomani furono trovati giacenti (morti) nelle loro case.
37. Distruggemmo Ad, e Themud. Lo vedete chiaramente dagli avanzi delle loro case. Satana aveva loro fatto apparir belle le proprie azioni, e malgrado la lor penetrazione li aveva allontanati dalla via retta.
38. Abbiam fatto perire Karun e Faraone, ed Haman, e pure Mosè era comparso fra loro con prove evidenti (della sua missione). Sí credevano potenti sulla terra; ma non han potuto prendere il disopra (sul gastigo che lor sovrastava).
39. Tutti furono gastigati de’ loro peccati: contro taluno di loro mandammo un vento che scagliava sassi; tal altro fu arrestato improvvisamente da un grido terribile (dell’angelo Gabriele); ordinammo alla terra d’ingojare gli uni, ed annegammo gli altri. Non è Dio ch’ha voluto trattarli con tirannia, essi sono i tiranni di loro medesimi.
40. Coloro che cercano protettori al di fuori di Dio rassomigliano al ragno che si forma una casa; evvi forse una casa più fragile di quella del ragno? Se lo sapessero!
41. Dio conosce tutto ciò ch’essi invocano (nelle loro preghiere) fuori di lui. Egli è il Possente, il Savio.
42. Ecco le parabole che proponiamo agli uomini, ma solamente gli uomini sensati le intendono.
43. Dio ha creato i cieli, e la terra, senz’alcun dubbio. Vi è in ciò un segno d’istruzione per quei che credono.
44. Racconta dunque le parti del Libro che sono state rivelate; adempisci la preghjera, poich’essa preserva dall’azioni impure, e biasimevoli. Rammentarsi di Dio è un dovere grave. Dio conosce le vostre azioni.
45. Non v’impegnate in controversie cogli uomini delle Scritture, se non che nel modo il più cortese, a meno che non siano uomini cattivi. Dite: Crediamo ai libri che ci sono stati mandati, come pure a quei che sono stati mandati a voi. Il nostro Dio ed il vostro è lo stesso. Ci rassegniamo intieramente alla sua volontà.
46. Così noi t’abbiamo mandato il Libro. Coloro a cui abbiamo date le scrit-