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capitolo xxviii. 197


46.  Tu non eri sul pendio del monte Sinai quando chiamammo Mosè; si è per effetto della misericordia del tuo Signore che tu predichi ad un popolo che non ha avuto alcun apostolo, prima di te, per chiamarlo a riflettere;

47.  Acció non dicano quando li colpirà la disgrazia: Signore, perchè non ci hai mandato un apostolo? avremmo seguito i tuoi segni, ed avremmo creduto.

48.  Ma allorchè appresero la verità, che lor veniva da noi, dissero: Perchè non gli è stato dato ciò ch’è stato accordato a Mosè? E non hanno forse negato il Libro dato a Mosè? E non dicono forse: Il Corano, ed il Pentateuco sono due opere di stregoni che s’ajutano fra loro. Noi non crediamo nè l’uno, nè l’altro.

49.  Di' loro: Recate dunque un altro libro che sia una miglior guida di que’ due, ed io lo seguirò se siete veridici.

50.  E se non lo faranno, sappi che non seguono che le loro inclinazioni. Or dunque, evvi un uomo più smarrito di colui che segue le proprie inclinazioni senz’alcuna direzione da parte di Dio? E certamente Dio non dirige i malvagi.

51.  Noi abbiamo fatto sentire ad essi la nostra parola, affinchè riflettano.

52.  Quei a cui abbiam dato le Scritture prima d’essi, vi credevano.

53.  Quando loro le reciti, dicono: Crediamo a questo Libro, perch’è la verità che viene dal nostro Signore. Eravamo Musulmani prima della sua venuta.

54.  Questi avranno doppia ricompensa, perchè soffrono con pazienza, perchè respingono il male facendo il bene, e perchè fanno generosità coi beni che abbiam loro accordati.

55.  Se sentono un discorso frivolo, s’allontanano per non sentirlo, e dicono (a quei che lo fanno): Le nostr’opere a noi, a voi le vostre. La pace sia con voi; noi non curiamo d’essere cogl’insensati.

56.  Non sarai tu che dirigerai coloro che ti piacerà, è Dio che dirige chi crede; egli conosce meglio di tutti quei che seguono la buona strada.

57.  Dicono (i Mecchesi): Se ti seguiremo, saremo scacciati dal paese. Non abbiam noi stabilito per loro un recinto sagro e sicuro, dove i frutti d’ogni specie, che loro abbiam dati per nudrirli, affluiscono da ogni lato? Ma la maggior parte degli uomini non sa nulla.

58.  Quante città non abbiam distrutte i cui abitanti vivevano nell’abbondanza? Voi vedete le loro abitazioni; sono quasi deserte, e noi le abbiamo ereditate.

59.  Il tuo Signore non ha mai distrutte città prima d’avervi mandato un apostolo a ricordar loro i suoi comandamenti. Noi non abbiamo esterminate che le città i di cui abitanti erano empj.

60.  I beni che vi sono stati compartiti non sono che un godimento (temporaneo) di questo mondo, e (come) un ornamento; ma ciò che Dio tiene în riserva val più, ed è più durevole. Non lo comprenderete?

61.  Colui a cui abbiamo fatto brillanti promesse, e che le otterrà, sarà forse eguale all’uomo al quale abbiam fatto godere i beni di questo mondo, che il giorno della resurrezione sarà condotto cogli altri (dinanzi a Dio)?

62.  Quel giorno Dio griderà loro: Dove sono i miei compagni che voi v’immaginavate (esistere)?

63.  Allora quei su i quali la sentenza sarà pronunziata diranno: Signore, noi abbiamo deviati questi uomini; noi li abbiamo indotti nell’errore, com’eravamo noi stessi. Non siamo colpevoli verso di te. Essi non adoravano noi, (ma le lor proprie passioni).

64.  E sarà detto (agli uomini): Chiamate i vostri compagni. Essi li chiamano: ma questi non rispondono loro; vedranno i supplizi ad essi riservati, desidereranno allora aver seguita la strada retta.