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196 il corano,


28.  Siamo d’accordo, rispose Mosè; e qualunque sarà il tempo che vi resterà non commetterò veruna colpa. Dio stesso è garante de’ miei impegni.

29.  Quando Mosè ebbe compito un certo tempo al servizio del suo suocero, parti colla sua famiglia. Tutto ad un tratto vide un fuoco dalla parte della montagna, e disse: Attendete qui un istante, ho veduto un fuoco; vado per recarvene le nuove, o vi recherò un tizzo per riscaldarvi.

30.  E quando fu (al luogo del fuoco) una voce gli gridò dalla parte della valle, nella pianura benedetta, dal fondo d’una boscaglia: O Mosè! io sono il Dio padrone dell’universo.

31.  Getta il tuo bastone. E tostochè Mosè l’ebbe gettato, il vide agitarsi com’un serpente, e si pose a fuggire senza rivolgersi indietro. O Mosè! gli gridò una voce, avvicinati ad esso, non temer nulla, tu sei in sicuro.

32.  Poni la mano al tuo petto, essa sortirà tutta bianca senza che sia attaccata da alcun male1, e quindi ritirala a te (rivenendo) dal tuo spavento. Saranno due segni del tuo Signore presso Faraone, ed i grandi del suo regno. È un popolo perverso.

33.  Signore, replicò Mosè, ho ucciso uno di loro, e temo che mi uccidano.

34.  Mio fratello Aronne ha la favella più facile di me; mandalo con me per sostenermi, ed appoggiarmi, e confermare le mie parole, poichè temo che mi trattino da bugiardo.

35.  Noi fortificheremo il tuo braccio per mezzo del tuo fratello, gli disse Dio; vi daremo tal potere, che (gli Egizi) non potranno mai giungere alla (possanza) de’ nostri miracoli. Voi, e quei che vi seguiranno, sarete i più forti.

36.  Quando Mosè comparve dinanzi a loro munito de’ nostri segni evidenti, gridarono: Non è che magia recentemente inventata; non ne abbiamo inteso punto parlare ai nostri antichi padri.

37.  Dio, mio Signore, lor rispose Mosè, sa meglio di tutti a chi ha dato la direzione, e chi di noi possiederà il soggiorno eterno, poichè egli non fa prosperare i malvagi.

38.  Faraone allora disse ai grandi (del regno): Voi non avete, ch’io sappia, altro Dio che me; e tu, Haman, fa cuocere dei mattoni di terra, e fabbricami un palazzo, acció io salga verso il Dio di Mosè (e me ne assicuri da me stesso) perchè credo ch’ei mentisca.

39.  Faraone, ed i suoi guerrieri erano pieni d’orgoglio nel paese d’Egitto, ed avevano torto; credevano che non sarebbero giammai condotti dinanzi a noi.

40.  Ma noi cogliemmo lui, ed i suoi guerrieri; li precipitammo tutti nel mare. Considera ora qual’è stata la fine di que’ perversi.

41.  Ne abbiam fatti dei capi che chiamano (e conducono) al fuoco. Il giorno della resurrezione non troveranno ajuto.

42.  In questo mondo abbiamo attaccata la maledizione (ai loro nomi), e saranno vituperati il giorno della resurrezione.

43.  Demmo a Mosè il Libro (il Pentateuco) dopo aver distrutte le generazioni precedenti; erano tanti esempi d’avvertimento per gli uomini, erano la direzione, e la prova della nostra misericordia; forse vi mediteranno.

44.  Tu non eri (o Maometto) dalla parte occidentale del monte Sinai quando ordinammo la missione di Mosè; tu non eri presente.

45.  Abbiamo fatto sorgere molte generazioni dopo Mosè; la loro vita era di lunga durata; tu non ti sei trattenuto fra i Madianiti per raccontar loro i nostri insegnamenti (i nostri miracoli); ma noi vi mandammo degli apostoli.

  1. Ved. cap. 27, vers. 12.