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capitolo xxvi. 183


13.  Mi faranno espiare un delitto1, e temo che m’uccidano.

14.  Oibo, rispose Dio. Andate ambedue accompagnati dai miei segni; noi saremo con voi, ed ascolteremo.

15.  Andate dunque ambedue presso Faraone, e ditegli: Io sono Mosè l’inviato del padrone dell’universo.

16.  Lascia partire con noi i figli d’Israele.

17.  (Vi andarono, e Faraone disse a Mosè:) Non t’abbiam forse cresciuto fra noi fin dalla tua fanciullezza? Tu hai passato molti anni della tua vita fra noi.

18.  Hai commessa l’azione che tu sai; sei un ingrato.

19.  Sì, risposè Mosè, commisi quell’azione, ma allora era nello smarrimento.

20.  Fuggii da voi per timore; quindi Dio m’ha dato il potere, e m’ha fatto suo apostolo.

21.  Tu mi rimproveri i tuoi benefizi, tu che hai ridotto in schiavità i figli d’Israele.

22.  Ma che cos’è, disse Faraone, il padrone dell’universo?

23.  E il padrone de’ cieli, e della terra, e di tutto ciò che esiste fra essi, se lo credete.

24.  Sentite, disse Faraone, a quei che gli eran dintorno.

25.  Il vostro padrone è il padrone de’ vostri antichi padri, continuò Mosè.

26.  Il vostro apostolo mandato fra noi, disse Faraone, è un indemoniato.

27.  E il padrone dell’Oriente, e l’Occidente, e di tutto ciò ch’è nello spazio, aggiunse Mosè.

28.  Faraone disse: Se tu prendi per tuo Dio altri che me, ti farò mettere in carcere.

29.  Quand’anche ti facessi vedere qualche prova evidente? (della mia missione) disse Mosè.

30.  Falla vedere, disse Faraone, se dici il vero.

31.  Mosè gettò la sua verga che si cambio in un vero serpente.

32.  Poi distese la mano, e fu veduta bianca da tutti.

33.  Faraone disse ai grandi che lo circondavano: In verità, è un mago abile.

34.  Colle sue stregonerie ci vuol cacciare dal nostro paese; che ne pensate?

35.  I grandi risposero: Dategli qualche speranza tanto a lui ch’a suo fratello e mandate intanto delle persone per far venire dalle città del regno

36.  I magi i più abili.

37.  I magi furono fatti riunire ad ora convenuta in un giorno di festa.

38.  Si domando al popolo: Vi assisterete?

39.  Noi seguiremo i magi (dissero fra loro) se avranno il disopra.

40.  Quando i magi furono radunati, dissero a Faraone: Possiam noi contare sopra una ricompensa, se siamo vincitori?

41.  Si certo, rispose Faraone; avrete un posto fra gli uomini onorati del mio favore particolare.

42.  Mosè lor disse allora: Gettate ciò che avete.

43.  Gettarono le loro corde, ed i loro bastoni, proferendo queste parole: Per la possanza di Faraone siam vincitori.

44.  Mosè getto la sua bacchetta, la quale divorò le loro invenzioni bugiarde.

45.  Ed i magi si prostrarono in segno d’adorazione,

46.  E gridarono: Noi crediamo al padrone dell’universo,

47.  Il Dio di Mosè, e d’Aronne.

48.  Voi avete dunque creduto in lui, disse Faraone, prima ch’io ve l’abbia

  1. L’omicidio d’un egizio. Ved. cap 28, vers. 15, seg.