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capitolo xxiii. 173


88.  Domanda loro: Qual è il Signore de’ Sette Cieli, e del trono sublime?

89.  Risponderanno: È Dio. Di’ loro: Lo temerete dunque?

90.  Domanda loro: In mano di chi è il potere sopra ogni cosa-? Chi è che protegge, e che non ha bisogno della protezione di veruno? ditelo, se lo sapete.

91.  Risponderanno: È Dio. Di’ loro: E perchè dunque vi lasciate sedurre (dalle menzogne)?

92.  Sì, abbiam loro mandata la verità; ma essi sono i mentitori.

93.  Dio non ha figli, e non vi è altro Dio al fianco suo; altrimenti ogni Dio s’arrogherebbe la sua creazione, e gli uni sarebbero più grandi degli altri. Lungi dalla gloria di Dio le bugie ch’essi inventano

94.  (Su Dio) che conosce le cose visibili, ed invisibili; egli è troppo al di sopra degli esseri che gli associano.

95.  Di: Signore, fammi vedere i gastighi che son loro predetti,

96.  E non mi porre, o Signore, nel numero degl’ingiusti.

97.  Noi possiamo farti vedere i supplizij minacciati ad essi.

98.  Rendi loro bene per male; sappiamo meglio di tutti ciò che dicono.

99.  Di’: Signore! io cerco un rifugio presso di te contro le suggestioni dei demonj.

100.  Mi rifugio vicino a te, affinchè non abbiano accesso a me.

101.  L’empio nell’atto di morire grida: Signore, fammi ritornare sulla terra,

102.  Affinchè possa fare il bene ch’avea trascurato. Giammai; questa sarå la parola che Dio pronunzierà; e dietro ad essi s’alzerà una barriera finchè saranno risuscitati.

103.  Allorquando squillerà la tromba, i legami di parentela non esisteranno più per gli uomini. Non s’interrogheranno più reciprocamente.

104.  Quei la di cui bilancia, s’inclinerà godranno la felicità.

105.  Quei la di cui bilancia sarà sollevata saranno gli uomini che si son perduti da loro stessi, condannati a restare eternamente nel supplizio.

106.  Il fuoco consumerà il loro viso, e contorceranno le labbra.

107.  Non vi sono stati letti i versetti del Corano? e voi li avete presi per menzogne.

108.  Essi diranno: Signore, la nostra disgrazia ha prevalso contro di noi, ed eravamo smarriti.

109.  Signore! ritiraci da qui; se ricadremo nei nostri delitti, saremo i più empi.

110.  Restate là dentro (griderà Dio), e non m’indrizzate la parola.

111.  Quando i nostri servi gridavano: Signore, noi crediamo, cancella i nostri peccati, abbi pietà di noi, tu sei il più misericordioso.

112.  Voi li avete derisi, al punto che vi hanno lasciato dimenticare i miei avvertimenti. Voi vi burlavate d’essi.

113.  Oggi li ricompenserò della loro pazienza, e saranno beati.

114.  Dio domanderà loro: Quant’anni siete rimasti sulla terra?

115.  Risponderanno: Non ci siam rimasti ch’un giorno, o solamente una parte d’un giorno. Interrogate piuttosto quei che contano.

116.  Non vi siete rimasti che poco tempo, ma l’ignorate.

117.  Credevate forse che vi avevamo creato invano, e che non comparireste più dinanzi a noi? Che sia proclamato, questo Dio, il vero Re; non vi è altro Dio che lui. Egli è il padrone del trono glorioso. Chi invoca altri Dii a fianco di Dio senz’arrecare qualche prova (in appoggio di questo culto), avrà il suo conto da regolare con Dio, e Dio non farà prosperare gl’infedeli.

118.  Di’: Signore, cancella i miei peccatí, ed abbi pietà di me, tu sei il più misericordioso.