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capitolo xxiii. 171


nanzi a Dio, di que’ popoli che abbiam lasciato godere de’ bení di questo mondo dicevano Quest’uomo è un semplice uomo come voi; mangia ciò che voi mangiate

35.  E beve ciò che voi bevete.

36.  Se obbedirete a quest’uomo ch’è vostro eguale, sicuramente sarete perduti.

37.  Vi predirà ancora che, divenuti ossa, e polvere, sarete di nuovo resi alla vita?

38.  Lungi, lungi da queste sue predizioni!

39.  Non vi è altra vita che quellà di cui godiamo quaggiù; viviamo, e moriamo, e non risorgeremo.

40.  È un uomo ch’attribuisce una menzogna a Dio; noi non lo crederemo.

41.  Signore, gridò, ajutami perchè mi trattano d’impostore.

42.  Attendí ancora un poco, rispose il Signore, e se ne pentiranno.

43.  Un grido violento (dell’angelo sterminatore) si fece sentire, e li rendemmo simili a dei rottami trasportati via dal torrente.

44.  Abbiam fatte sorgere altre generazioni al lor posto.

45.  Noi non anticipiamo, nè allontaniamo il tempo fissato all’esistenza di ciascun popolo.

46.  Mandammo successivamente degli apostoli. Ogni volta che un inviato si presentó al suo popolo, questi lo tratto d’impostore; abbiamo fatto succedere un popolo ad un altro, ed abbiam reso quel primo la favola delle nazioni. Lungi da noi quei che non credono.

47.  Poi abbiamo mandato Mosè, e suo fratello Aronne, accompagnati da’ nostri segni, e muniti d’un potere evidente,

48.  A Faraone, ed a’ suoi simili; questi si gonfiarono d’orgoglio; era un popolo altiero.

49.  Crederemo noi, dicevano, ad uomini come noi, ed il di cui popolo è nostro schiavo?

50.  Li trattarono dunque ambidue da impostori, e furono distrutti.

51.  Demmo il Pentateuco a Mosè aflinchè gl’Israeliti fossero diretti sulla via dritta.

52 Facemmo del figlio di Maria, e della sua madre, un segno per gli uomini. Demmo ad ambo per abitazione un luogo elevato, sicuro, ed abbondante di sorgenti di acqua1.

53.  Profeti di Dio! nudritevi d’alimenti buoni al gusto2, e fate il bene; io conosco le vostre azioni.

54.  Quella religione che voi predicate è la vostra. Io sono il vostro Signore, temetemi.

55.  I popoli si sono divisi in diverse sette, e ciascuna è contenta della sua credenza.

56.  Lasciateli nel loro errore fino ad un certo tempo.

57.  Immaginano forse che accorderemo ad essi lunghi anni, dando loro beni e figli?

58.  Che ci affretteremo di compartir loro ogni sorta di benedizioni?

59.  Quei che il timore del Signore rende contriti3,

60.  Che credono ai segni che il loro Signore invia loro,

  1. Con queste parole i commentatori intendono, sia una delle città: Gerusalemme, Damasco, Ramla; sia il luogo dove Maria si ritirò per mettere al mondo Gesù.
  2. Buoni al gusto, puri e leciti.
  3. Inteneriti, penetrati del timore di Dio fino ad esserne inteneriti.