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capitolo xxiii. 169


68.  Dio deciderà le vostre vertenze il giorno della resurrezione.

69.  E che? non sai che Dio conosce tutto ciò ch’è ne’ cieli, e sulla terra? Tutto è notato nel libro, ed è facile a Dio.

70.  Essi adorano delle divinità insieme a Dio, abbenchè Dio non abbia loro mandata alcuna prova di questo culto, divinità di cui non sanno nulla. Ma gli empi non avranno alcun protettore.

71 Quando si leggono agl’infedeli i nostri (segni) vedi pingersi l’avversione sulla lor fronte; sono pronti a scagliarsi su quei che li recitano. Di’ lero: V’annunzierò io qualche cosa di più terribile? Dio ha promesso il fuoco a quei che non credono. Che spaventevole termine di viaggio!

72.  O uomini! vi si propone una parabola; ascoltatela. Quei che voi invocate a fianco di Dio non potrebbero creare una mosca, quand’anche si riunissero tutti; e se una mosca venisse a torre loro un qualche oggetto essi nen potrebbero ritorglielo. L’adorato, e l’adoratore sono egualmente impotenti.

73.  Gli uomini non sanno apprezzare Dio come egli lo merita; è forte e potente.

74.  Ei sceglie i suoi messaggieri fra gli uomini, e fra gli angeli, sente, e vede tutto.

75.  Conosce ciò ch’è dinanzi, e di dietro ad essi; egli è il termine d’ogni cosa.

76.  O voi che credete! piegate le vostre ginocchia, prostratevi, adorate il Signore, fate il bene, e sarete felici.

77.  Combattete per la causa di Dio come conviene di farlo; egli vi ha eletti. Non vi ha comandato nulla di difficile nella vostra religione, nella religione di vostro padre Abramo; vi ha chiamati musulmani (che si danno a Dio),

78.  Ben prima di noi, ed in questo libro ancora, affinchè il vostro profeta sia testimonio contro di voi, e voi contro il resto degli uomini. Osservate dunque la preghiera, fate l’elemosina, attaccatevi fermamente a Dio; egli è il vostro padrone; e che padrone, e che protettore!


CAPITOLO XXIII.

i credenti.

Dato alla Mecca. — 118 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  Felici sono i credenti,

2.  Che fanno la preghiera con umiltà,

3.  Che si astengono da ogni parola disonesta,

4.  Che fanno l’elemosina,

5.  Che sanno vincere i loro appetiti carnali,

6.  E che limitano i lor godimenti alle proprie donne, ed agli schiavi procuratisi colla loro mano destra1; in questo caso non incorrono alcun bíasimo.

7.  Ma chi porta i suoi desiderj al di là, trasgredisce.

8.  Quelli ancora saran felici che restituiscono fedelmente i depositi loro affidati, ed adempiono ai loro impegni,

  1. Queste parole s’adoprano nel Corano per gli schiavi d’ambo i sessi presi in guerra, o comperati.