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capitolo xxi. 159


127.  Così noi retribuiremo ogni uomo che passa i limiti, e che non crede ai segni del suo Signore. Il gastigo dell’altro mondo sarà terribile, e permanente.

128.  Ignorano forse (gl’infedeli) quante generazioni abbiamo annientate di loro? essi calpestano la terra che quelle hanno abitata. Vi sono in ciò dei segni per chi è dotato d’intendimento.

129.  Se una parola del tuo Signore non fosse stata pronunciata prima (del gastigo)1, il gastigo si sarebbe impossessato di loro, ed il momento fissato sarebbe già venuto.

130.  Sopporta con pazienza i loro discorsi, e celebra le lodi del tuo Signore prima del nascere, e tramontar del sole, ed all’entrar della notte; lodalo all’estremità del giorno per essergli piacevole.

131.  Non fissare gli occhi sui beni di cui li facciamo godere in questo mondo, che loro diamo per provarli. La porzione che il tuo Signore t’assegna vale più, ed è più durevole.

132.  Ordina la preghiera alla tua famiglia, falla con applicazione (senza stancarti); noi non ti domandiamo alcun alimento; siamo noi che ti alimentiamo. La (buona) fine è riservata alla pietà.

133.  Essi dicono: Perchè non ci fa vedere un miracolo del suo Signore? Ma non ne hanno essi una prova evidente in ciò che contengono le pagine degli antichi annali?

134.  Se noi li avessimo annientati col nostro gastigo prima (della venuta di Maometto), avrebbero detto: Perchè non ci hai mandato un apostolo? Avremmo seguito i tuoi insegnamenti, anzichè cadere nell’avvilimento, e nell’obbrobrio.

135.  Di’: noi attendiamo la fine. Attendetela ancor voi, ed apprenderete chi di noi tiene il sentiere dritto, e chi di noi è diretto.


CAPITOLO XXI.

I PROFETI2.

Dato alla Mecea. — 112 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  Il tempo si avvicina in cui gli uomini renderanno conto, e non ostante, immersi nella spensierataggine, si deviano.

2.  Non ricevono mai una nuova ammonizione del loro Signore, senza che l’ascoltino per deriderla;

3.  E ciò per leggerezza di cuore. I malvagi si dicono in segreto: È egli forse altra cosa che un uomo come noi? Assisterete forse alle sue stregonerie? E pure vedete che cosa sono.

4.  Di’: Il mio Signore conosce i discorsi tenuti in cielo, e sulla terra; egli sente, e sa tutto.

5.  Dicono di più: È un ammasso di sogni: è desso che l’ha inventato

  1. Cioè, colla quale differiva il gastigo.
  2. Si tratta in questo capitolo di molti profeti. La tradizione porta che Maometto interrogato sul numero dei profeti dalla creazione del mondo in poi, rispose che ve ne furono centoventiquattromila, di cui trecentotredici erano inviati o apostoli.