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154 il corano,


CAPITOLO XX.

t. h.

Dato alla Mecca.-133 Versetti.

In nome di Dio clemente, e misericordioso.

1.  T. H. Non ti abbiamo mandato il Corano per renderti infelice,

2.  Ma per servire d’ammonizione a chi teme Dio.

3.  Egli è stato mandato da colui che ha creato la terra, ed i cieli,

4.  Il Misericordioso che siede sul trono.

5.  A lui appartiene ciò che è nei cieli, e sulla terra, e ciò ch’è fra i due, e ciò che è sotto la terra.

6.  Se tu alzi la voce, (lo fai inutilmente); Dio conosce bene (le parole dette) in segreto, e le cose le più nascose1.

7.  Dio, non vi è altro Dio che lui. Egli ha i più bei nomi2

8.  Hai inteso mai raccontare la storia di Mosè?

9.  Quando scoperse un fuoco, disse alla sua famiglia: Fermatevi qui, vengo di scorgere un fuoco.

10.  Forse che ve ne arrecherò un tizzone, ovvero potrò con la guida di quel fuoco dirigermi nella strada.

11.  E quando egli fu vicino, una voce gli gridò: O Mosè!

12.  In verità, io sono il tuo Signore togli i tuoi calzamenti, tu sei nella santa valle di Thuwa.

13.  Io ti ho eletto. Ascolta attentamente ciò che ti sarà rivelato.

14.  Io sono Dio, non vi è altro Dio che me. Dunque adorami, e fa la preghiera per ricordarti di me;

15.  Poichè l’ora verrà, (poco è mancato che non te l’abbia) rivelata,

16.  In cui ogni anima sarà retribuita per le sue opere.

17.  Chi non crede, e segue le sue passioni, non ti distolga (dalla verità), poichè tu periresti.

18.  Che cosa tieni alla tua dritta?

19.  Il mio bastone, disse, sul quale m’appoggio, e con cui avvicino le foglie degli alberi al mio armento, e mi serve ancora ad altri usi.

20.  Dio disse: Gettalo, o Mosè!

21.  E Mosè lo getta; divenne subito un serpente che si pose a correre.

22.  Dio disse: Prendilo, e non temere; noi lo faremo ritornare al suo stato primiero.

23.  Metti la mano nel seno, essa ne sortirà bianca, senza alcun male. Ciò servirà d’un secondo segno.

24.  Per farti vedere quindi più gran miracoli,

25.  Va a trovar Faraone. Egli è empio.

26.  Signore, disse Mosè, dilata il mio petto3,

27.  E rendimi facile l’impresa,

28.  E sciogli il nodo della mia lingua4,

  1. Le parole, se tu alzi la voce, si devono intendere nel far la preghiera, perchè Maometto raccomanda di farla a voce bassa.
  2. Cioè, il Grande, il Buono, il Sapiente, il Savio, etc. etc.
  3. Per dire; fa cessare l’angoscia che mi opprime; sollevami.
  4. Dal Pentateuco si sa che Mosè aveva molta difficoltà nella favella.