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capitolo xvi. 135


bandonato il proprio paese dopo avervi provate delle vicende, che poi hanno combattuto per la causa di Dio, ed hanno sopportato tutto con pazienza.

113.  Verrà il giorno, nel quale ogn’anima si difenderà da se stessa, nel quale sarà retribuita secondo le sue opere, nel quale niuno sarà leso.

114.  Dio vi propone per parabola una città che godeva tranquillità, e sicurezza. Dio le aveva dato viveri in abbondanza; ma essa si mostrò ingrata ai benefizi di Dio, ed egli la puni colla fame, ed il terrore in premio dell’opere dei suoi abitanti1.

115.  Surse un apostolo fra loro, e lo trattarono d’impostore; il gastigo (di Dio) li colpì, perch’erano ingiusti.

116.  Cibatevi degli alimenti che Dio vi manda, degli alimenti leciti e buoni, e siate riconoscenti per i beneficj di Dio, se l’adorate.

117.  Vi ha vietato di cibarvi di cadaveri, del sangue, e della carne del majale, e di qualunque alimento su cui si sarebbe invocato altro nome che quel di Dio; ma se alcuno vi è costretto, e che non lo faccia come empio, e trasgressore, Dio è indulgente, e misericordioso; (gli perdonerà).

118.  Non dite: quest’è lecito, e quest’è illecito, secondo che la vostra lingua è portata alla menzogna; imputereste una menzogna a Dio, poichè quei che imputano una menzogna a Dio non prosperano punto.

119.  Un bene di piccol valore (sono i lor godimenti), ed il gastigo è doloroso.

120.  Abbiamo proibito agli ebrei i cibi di cui t’abbiamo istrutto precedentemente; non li abbiamo trattati ingiustamente; sono essi che hanno agito ingiustamente verso loro stessi.

121.  Per quei che avessero commessa un’azione cattiva per ignoranza, ma che tornassero a Dio, e si correggessero, Dio sarà indulgentè, e misericordioso.

122.  Abramo era un uomo2 sottomesso a Dio, vero credente; non era affatto di quelli che davano degli eguali a Dio.

123.  Era riconoscente ai suoi benefizi; Dio l’avea eletto, e diretto nella via dritta.

124.  Noi gli accordammo una bella ricompensa in questo mondo, ed è nel numero dei giusti nell’altro.

125.  T’abbiamo rivelato che devi seguire la religione d’Abramo, che era vero credente, e non era fra gl’idolatri.

126.  Il Sabato fu istituito per quelli che son separati da lui3. Dio pronunzierà fra loro il giorno della resurrezione sulle loro vertenze.

127.  Chiama (gli uomini) nel sentiero di Dio colla saviezza, e colle ammonizioni dolci; se entri in disputa con essi, fallo nel modo il più pulito; poichè il tuo Signore conosce meglio di chiunque quei che deviano dal suo sentiero, e quei che lo seguono.

128.  Quando vi vendicherete (di ingiurie ricevute) farete che la vendetta sia analoga alle ingiurie sofferte; ma se preferirete di sopportarle con pazienza, questo sarà più utile a quelli che avranno sopportato con pazienza.

129.  Pazienta dunque; ma la pazienza non può esercitarsi che con (l’ajuto di) Dio. Non t’affliggere per essi; il tuo cuore non sia in angustia per le loro macchinazioni, giacchè Dio è con quelli che fanno il bene, e che lo temono.

  1. Ad litteram: la rivestì delle vesti della fame, etc.
  2. Vi è nel testo: Abramo era un popolo, cioè la nazione d’Abramo, da cui i coreiciti pretendevano trarre la loro origine.
  3. Cioè: il sabato è stato istituito per gli ebrei.