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capitolo xi. 109


polo mio, adorate Dio! Non avete altro Dio che lui; voi stessi inventate gli altri.

53. Popolo mio! non vi domando alcun salario, il mio salario è a carico di chi mi ha creato. Non l’intenderete?

54. Popolo mio! implorate il perdono dal vostro Signore, ritornate a lui, egli manderà dal cielo una pioggia copiosa1.

55. Farà crescere le vostre forze2. Non andate però a commettere nuove colpe.

56. O Houd! risposero, tu non vieni accompagnato da un segno evidente; noi non abbandoneremo le nostre divinità sulla tua sola parola. Non ti crediamo.

57. Che diremo mai, se non che uno de’ nostri Dei ti ha dato qualche colpo? Egli rispose: Io prendo in testimonio Dio, e voi stessi deponete ch’io sono innocente dall’associare altri

58. A Dio. Mettete in opera le vostre macchinazioni, e non mi fate attendere;

59. Poichè io ho riposta la mia fiducia in Dio, che è il mio Signore, ed il vostro. Non esiste una sola creatura ch’egli non tenga per l’estremità dei capelli. Dio è sul sentiere dritto.

60. Se volgerete le spalle, io vi ho fatto conoscere la mia missione. Dio metterà un altro popolo al vostro posto, e voi non potrete fargli alcun male. Il mio Signore contiene ogni cosa ne’ suoi limiti.

61. La nostra volontà essendo compiuta, salvammo per nostra misericordia Houd, e quei che hanno creduto con lui; li abbiamo salvati da un gastigo terribile.

62. Questo popolo di Ad aveva negata la verità del suo Signore; ha disobbedito ai suoi apostoli, e seguito gli ordini degli uomini potenti, e ribelli.

63. La maledizione li perseguita in questo mondo. Nel giorno della resurrezione verrà loro gridato: Ad è stato egli incredulo verso il suo Signore? Lungi di quà, Ad, popolo di Houd!

6. Mandammo ai Themudei il loro fratello Saleh, che disse loro: Popolo mio! adorate Dio. Non abbiate altri Dei che lui. Egli vi ha fatti uscire dalla terra, e ve l’ha data per abitarla. Implorate il suo perdono; ritornate a lui. Il mio Signore è vicino; esamina coloro che lo pregano.

65. Essi risposero: O Saleh! tu eri la nostra speranza3. Ci vieterai ora d’adorare ciò che adoravano i nostri padri? Abbiamo grandi dubbi sul culto al quale ci chiami.

66. Popolo mio! rispose egli, pensateci. Quando una volontà manifesta di Dio mi accompagna, quando la sua misericordia è scesa su me, chi m’assisterà se gli disobbedisco? Voi non fareste che accrescere la mia perdita4.

67. Popolo mio! la camela che è qui, è la camela di Dio, essa sarà un segno per voi; lasciatela pascere tranquillamente sulla terra Dio, non fate alcun male; un gastigo terribile lo seguirebbe tosto.

68. Essi necisero la camela. Saleh disse allora: Aspettate tre giorni in casa. È una minaccia che non sarà smentita.

69. I nostri decreti essendo compiti, salvammo per nostra misericordia Sa-

  1. I popoli di Ad soffrivano la siccità.
  2. Sono rappresentati dalla tradizione popolare, combattuta dagl’istorici arabi, come rimarchevoli per la statura gigantesca, e per la forza. Ved. cap. 7, vers. 67 e nota.
  3. Noi pensavamo di sceglierti per nostro re.
  4. Voi che volevate farmi vostro re, ed accrescere così la mia considerazione.