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(XXXIV.)


Dissimulando il bezzicar secreto.
I concubiti san’ dell’Aretino,
E di Tiberio le incitanti Spintrie,
E di stucchi, e color pruriginosi
710Le Medicèe Medaglie instigatrici
Dell’inguine ducal del gran Gastone.
Han prostitute Accademie fondato,
Ove presiede d’Ellesponto il Nume
Rosso nel volto, e con il Fallo in resta.
715Di quel Dio petulante innanzi all’ara
Gl’Iniziati ne i mister pudendi
Portano riverenti al collo appesa
Come amuleto la virile insegna:
E ognor cercando di Natura i fonti
720Con fisici a lor grati esperimenti,
Di fatuo foco scintillando ardendo
Elettrizano insiem cilindri, e conni.
Celebran Giostre disoneste, e Ludi
Con armi oscene, e con lascivi colpi
725Dentro impudici Anfiteatri, e sopra
I palchi scandalosi; applaude, esulta
La turba Spettatrice, e libertina,
E al vincitor della palestra sozza
Canta intorno, e carolla, e l’incorona


Con