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epilogo | 95 |
di porre per l’innanzi più numerose domande, più profonde, più severe, più dure, più cattive e più silenziose, di quante mai ne furon poste fin allora, nel mondo... La fiducia nella vita è sparita, la vita stessa è divenuta un problema. — Ma non si creda che per questo sia stato necessario divenire oscurantista! L’amore della vita è tuttavia possibile, — ma si ama in altro modo... È l’amore per una donna che ci inspira dei dubbi.
2.
Cosa assolutamente strana è che dopo cotesto primo gusto ve ne viene un altro — un secondo gusto. Da simili abissi, anche dall’abisso del grande dubbio, si ritorna rigenerato. Come se si fosse fatta pelle nuova, si diventa più suscettibile e più cattivo, con un più sottile gusto per la gioia, con lingua più delicata per tutte le buone cose, con sensi più gioiosi, con una seconda e più perigliosa innocenza nella gioia, nello stesso tempo più infantile e cento volte più raffinato che per il passato.
Quanto ci ripugna ora il godimento, il grossolano sordo ed oscuro godimento, come generalmente lo intendono i gaudenti, le nostre «persone istruite», i nostri ricchi, i nostri governanti! Con quale malizia noi ora