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76 nietzsche contro wagner

Racine e di Claudio di Lorena in oro sonante. Soltanto nella musica di Beethoven e di Rossini si ripercosse il secolo XVIII, secolo di esaltazione, d’ideale spezzato e di felicità fuggitiva. Ogni musica vera, ogni musica originale è un canto del cigno. — Forse la nostra ultima musica, quale che sia il dominio ch’essa esercita e vuole esercitare ancora, non ha dinanzi a sè che un lasso di tempo assai breve: giacchè essa è sbocciata da una cultura il cui suolo ha rapidamente reso - da una coltura subitamente dilapidata. Un certo cattolicismo del sentimento e un gusto spiccato per qualche antico spirito d’attaccamento al suolo (attaccamento che vien detto «nazionale») sono le sue condizioni prime. I prestiti contratti da Wagner a vecchie leggente e canti, ove il pregiudizio sapiente ha voluto vedere qualcosa di germanico per eccellenza (— oggi ne ridiamo -), la resurrezione di quei mostri scandinavi, con una sete di sensualità in estasi e di spiritualizzazione — questa maniera di prendere e di dare, tutta propria a Wagner, per quanto riguarda i soggetti, le persone, le passioni e i nervi, tutto questo esprime chiaramente lo spirito della sua musica, ammettendo che tal musica, come ogni musica, parlando di sé, non lasci sorgere equivoci: giacchè la musica è femmina... Non bisogna lasciarci sviare