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epilogo | 63 |
Ma una doppiezza come quella della gente di Bayreuth non è più una eccezione oggi. Noi tutti conosciamo le idee poco estetiche del borghese cristiano. Quella innocenza nella contradizione, quella «conscienza tranquilla» nella menzogna è moderna per eccellenza, quasi diventa la definizione della modernità. L’uomo moderno rappresenta, dal punto di vista biologico, una contraddizione di valori; è seduto su due sedie; dice d’un sol fiato sì e no. Perchè maravigliarsi se, nei giorni nostri, la doppiezza è divenuta carne ed anche genio? se Wagner è vissuto «fra di noi»? Non senza ragione ho chiamato Wagner il Cagliostro della Modernità... Ma noi tutti, senza saperlo, senza volerlo, abbiamo entro di noi valori, parole, formule, morali di origini opposte, — noi siamo, fisiologicamente parlando, falsi, pieni di contraddizioni... Una diagnostica dell’anima moderna — di dove comincerebbe? Da un taglio risoluto in questa ag-
«morale cristiana» la mia Genealogia della Morale dà gl’insegnamenti primi: non v’è forse mutamento di rotta più decisivo nella storia della conoscenza religiosa e morale. Quel libro, che mi serve di pietra di paragone rispetto ai miei pari, ha la buona ventura di non essere accessibile che agli spiriti più severi: gli altri non hanno orecchi per intendermi. Bisogna porre la propria passione in cose nelle quali nessuno oggi la pone...