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48 | il caso wagner |
«se» e di «ma» ai principi! di Wagner: — che importavano a Wagner i principii, e magari i suoi! — I Tedeschi han dato prova d’intelligenza nel loro istinto, interdicendosi tutti i «se» e tutti i «ma». Un istinto s’infiacchisce quando si razionalizza: giacchè per il fatto stesso che si razionalizza s’infiacchisce. Se vi sono sintomi indicanti che nonostante il carattere generale della decadenza europea esiste ancora un grado di salute, un istintivo sentore del nocivo, del pericolo che minaccia lo spirito tedesco, vorrei veder fra essi depreziata quanto meno è possibile quella sorda resistenza contro Wagner. Essa ci fa onore; ci consente pur di sperare. La Francia non avrebbe altrettanta sanità da mettere innanzi. I Tedeschi, i ritardatari per eccellenza nel corso della storia, son oggi il popolo civile più addietro degli altri in tutta l’Europa: e questo è un vantaggio, — per ciò appunto essi sono relativamente più giovani.
L’adesione a Wagner costa caro. Quella specie di paura che sentivano di lui, i Tedeschi non l’han disimparata che da poco, — il desiderio di sbarazzarsene sorgeva in essi ad ogni occasione1. Si ricorda ancora una cu-
- ↑ Wagner è insomma un tedesco? V’è qualche ragione per chiederselo. È difficile scoprire in lui un sol tratto tedesco. Da quel grande assimilatore ch’egli era,