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40 | il caso wagner |
essere usata in cento altri casi: chi ha orecchi ascolti. Così, forse, avrò qualche diritto alla publica riconoscenza, dando una espressione precisa dei tre più preziosi procedimenti. Tutto ciò che Wagner non può è spregevole. Wagner potrebbe ancora varie altre cose, ma non vuole per rigore di principio.
Tutto ciò che può Wagner nessuno farà dopo di lui, nessuno lo ha fatto prima di lui, nessuno dovrà farlo dopo di lui... Wagner è divino.
Queste tre tesi sono la quintessenza della letteratura di Wagner: il resto non è che... «letteratura». Nessuna musica ha avuto finora bisogno di letteratura: sarà bene cercarne qui la ragion sufficiente... Forse perchè la musica di Wagner è troppo difficile a capirsi? Oppure egli temeva, al contrario, che fosse troppo facilmente capita — che fosse capita non abbastanza difficilmente? Difatti egli ha passato la sua vita a ripetere questa proposizione: che la sua musica non significa soltanto musica! ma molto più! infinitamente più!... «Non è che musica» — così non parla alcun musicista. Lo ripeto, Wagner non poteva crear cose tutte d’un pezzo, non aveva la scelta, doveva fare opere scucite, «motivi», atteggiamenti, formule, raddoppiamenti, complicazioni; e restò retore inquanto musicista — : gli bisognò dunque, per principio,