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24 | il caso wagner |
innanzi la creazione divina, una recrudescenza del caos... Il caos suggerisce presentimenti...
Per usare il linguaggio del maestro: l’infinità, ma senza melodia.
Per quanto riguarda, in secondo luogo l’arte di capovolgere, essa appartiene di già, in parte, alla fisiologia. Studiamo innanzi tutto gli strumenti. Taluni di essi commuovono fino alle visceri (— aprono le porte, per parlare con Haendel), altri affascinano il midollo spinale. Il colore del suono è decisivo; quel che ragiona è quasi indifferente. Insistiamo su questo punto. Perchè prodigarci altrimenti? Nel suono bisogna esser caratteristici sino alla follia! Se col suono noi sappiamo popolare l’immaginazione, il nostro spirito ne trarrà tutto il beneficio! Irritiamo i nervi, accoppiamoli, maneggiamo il tuono e il fulmine, — ecco ciò che rovescia tutto.
Ma innanzi a ogni altra cosa è la passione che rovescia tutto. Intendiamoci bene sulla passione. Si può fare a meno di tutte le virtù del contrappunto, è inutile d’aver imparato alcuna cosa, — si sa sempre sonare la passione! La bellezza è difficile: guardiamoci dalla bellezza!... E sopratutto dalla melodia! Calunniamo, amici miei, calunniamo, se teniamo ancora un poco all’ideale, calunniamo la melodia. Nulla è più dannoso d’una bella