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378 REPLICA ALLA RISPOSTA

clusio alterius.” E quindi, secondo la dottrina legale del sig. Milani, “Monza è colpita dalla stessa esclusione … dalla quale rimangono colpite le altre diramazioni di Bergamo, Mantova” ec.  — Ora, noi dimandiamo agli ostinati fautori del sig. Milani: come avviene dunque che il braccio da Treviglio a Bergamo, ch’era come si vede escluso al pari di quello di Monza, si è potuto ottenere dalla Società, ed è compreso nel suo privilegio?

Per noi la cosa è chiara. L’ingegnere in capo, nella buona padronanza che gli davano i direttori, trovò bene di coltivare una cosa, come trovò bene di trascurar l’altra; mandò l’ingegnere Alfieri a fare il rilievo del braccio da Treviglio a Bergamo; e non volle mandar nessuno a studiar quello da Milano a Monza. La dimanda sostenuta cogli studi riescì a buon fine: la dimanda non sostenuta decadde. In bocca chiusa non entra nulla.

Ma egli risponde, che per la prima gli si levò un competitore nel sig. De Putzer. E noi rispondiamo che anche per la seconda gli si levò un competitore nel signor Mangili. Tra i due competitori vi fu questa sola differenza: che il sig. Milani fece fronte cogli studj al primo moto del sig. Mangili, mentre rimase inerte a fronte del sig. De Putzer; si dice inerte, perché il sig. De Putzer ebbe la permissione di eseguire i rilievi solamente il 26 aprile 1838 (All. QQi p. XCVI), quando il sig. Milani era entrato in campagna già da otto mesi; e avea avuto tutta la libertà di spingere gli studi anche tra Milano e Monza, e quindi poteva aver presentato i suoi rilievi assai prima che il Sig. De Putzer avesse facoltà di cominciarli. È ben frivola la ragione, che non convenisse presentare una parte staccata del totale progetto (§ 235.º); non v’era ordine alcuno che vietasse di presentare le parti, mano mano che venissero ultimate; nulla si perdeva a tentarlo; in otto mesi non era impossibile presentare il rilievo sommario di tutta l’opera, quando se ne fossero distribuite con ordine le parti a diversi ingegneri; e finalmente il solo fatto degli studj sul terreno avrebbe forse bastato a disanimare, come l’altro, anche questo competitore; il quale poteva rivolgersi a spendere con migliori speranze il suo denaro in altra parte.

Il sig. Milani afferma che “la diramazione dalla strada principale alla città di Bergamo non era stata richiesta