Pagina:Continuazione delle memorie e documenti della fondazione della biblioteca circolante popolare di Prato.djvu/11

6


Questa missione appartiene alle Biblioteche popolari; ad esse spetta il far sì che le male abitudini e la scioperatezza dell’operaio cedano il posto alle virtù casalinghe e che il libro divenga come un apostolo che purifica e redime.

Il popolo adunque dovrebbe avere una Biblioteca contenente libri utili e libri piacevoli: questi devono essere la nuova scuola pell’operaio, e nello stesso tempo mezzo di ricreazione e rifugio dalla noia e dal dolore.

Sì, nella Biblioteca del popolo vi devono essere libri Utili e libri piacevoli, perchè essa deve essere per l’operaio la scuola ed il luogo di ricreazione. — Vi devono essere libri tecnici sull’industria e sul commercio, libri che spieghino le grandi scoperte industriali, libri che svolgano le nozioni morali, i doveri della vita sociale, libri che insegnino i costumi e gli usi civili e domestici dei popoli ne’ vari tempi, libri che ricordino i fatti più memorabili della storia nostra, i nomi dei nostri grandi, degli eroi, e dei martiri... le memorie patrie le quali è dovere conoscere, perchè nel passato, dice Tommasèo, v’è gran parte del nostro avvenire. Ma oltre ai libri di utilità si devono preparare i libri che procurino qualche ora di ricreazione e di piacere. Una giornata di lavoro manuale all’aratro, all’incudine, nelle miniere ec. ec. non è certo una buona preparazione al lavoro dello spirito: anche l’operaio desidera sottrarsi colle illusioni alle dure realtà della vita, e abbisogna perciò di opere di immaginazione. Leggendo egli simili opere, mentre riposerà il corpo stanco, andrà educando, col piacere, l’anima ai principii del buono e del bello. Convien dunque procurare al popolo libri che sollevino l’animo suo sopra gli interessi materiali, che gli risveglino la poesia del lavoro, il pia-