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perseo | 297 |
Annotazione sopra il fragmento di Simonide [27]
Da questo fragmento si vede che Simonide meritava il titolo di poeta patetico come s’accenna nel greco epigramma1 ove si spiegano i caratteri de’ poeti. Nulla v’è di più tenero che i lamenti di Danae che parla al figliuolo che dorme. Qual contrasto non fanno l’oscurità del cielo, la tempesta del mare, la culla del fanciullo ed i lamenti della madre. Questo fragmento accresce il dolore della perdita del resto.
Intanto voi in esso, nelle poche odi di Anacreonte ed in quella di Saffo avete i caratteri piú dolci della poesia de’ Greci e certamente nel genere loro non men ammirabili che le loro statue.
- ↑ [A. P. VI, 1.]