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strategiche, essendo poche ed isolate, non sempre possono sussidiarsi), tale rapporto è appena di un venticinquesimo1.
Queste osservazioni diventano più sconfortanti se riflettiamo che durante l’ultima guerra, grazie alle miti pendenze ed alla moltiplicità dei binari, la Francia e la Germania hanno potuto muovere rapidamente imponenti masse d’uomini e di materiali; e che l’Italia, invece, dopo tanti sacrifizi fatti per la difesa del paese, è condotta a tal punto che le nostre artiglierie e la cavalleria forse troveranno più facile, per andare da Firenze a Bologna, l’antica via Etrusco-Romana che non le ferrovie costruite ed in costruzione.
Questo infelice stato di cose, che ci obbligherà a tenere un esercito sproporzionato ai nostri mezzi, senza poterlo distribuire ed utilizzare convenientemente (all’opposto di ciò che avverrà presso le nazioni vicine), deve ad ogni costo spingerci a farla finita una buona volta coi mezzi termini, ed a risolvere il più grande problema ferroviario che debba preoccuparci con largo e sicuro colpo d’occhio, come seppero fare il Governo Toscano ed il piccolo Piemonte colle linee a doppio binario Firenze-Livorno e Torino-Genova. In altre parole, per la sicurezza della patiia e per poter contenere entro giusti confini le spese militari, sia in tempo di pace che durante la guerra, dobbiamo almeno sulla principale nostra linea strategica, conseguire il massimo grado di potenzialità coll’applicazione del doppio binario a mite pendenza, poiché: con esso rimanendo abolita ogni restrizione nelle modalità, uso e circolazione del materiale mobile, e soppressi i vincoli dei passi a livello, degli incroci obbligatori e degli orari preventivi, si diminuiscono i pericoli di accidenti, si agevola e si restringe il còmpito assegnato ad ogni agente ferroviario; si limita il personale che ha ingerenza nella circolazione dei treni; si ottiene 1 eseicizio potente ed economico, nonché la circolazione tacile e celere, assicurando in ogni evento la continuità del transito fra le numerose linee che si allacciano a Bologna ed a Firenze.
Fissato cosi l’andamento generale della linea e le modalità principali a cui tleve subordinarsi la sua costruzione, per ottenere un arteria che abbia in sommo
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Prospetto delle ferrovie a semplice e a doppio binario
nei principali Stati d’Europa.
INDICAZIONE
degli
STATILUNGHEZZA DELLE LINEE A BINARIO TOTALE semplice doppio Kilom. Kilom. Kilom. Francia (1878) 12490 7855 20345 Prussia (1878) 11346 6611 17957 Austria (1878) 15972 1465 17437 Italia (1883) 8960 638 9602