Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 44 — |
quadro sotto indicato1. Siccome poi questo movimento è ben lontano ancora dall’avere raggiunto la sua normale produttività, deve essere oggetto delle più attente cure per affrettarne lo sviluppo, ed anticipare lo sprigionamento della grande forza latente disseminata nelle fertili plaghe dell’Italia peninsulare Tirrena, destinata ad essere un grande emporio di prodotti agricoli.
A questo sviluppo concorreranno le numerose ferrovie in costruzione già indicate che, estendendo il traffico in vaste regioni ancora ignote al commercio e servendo in parte di scorciatoie alle ferrovie trasversali in esercizio, determineranno un grande incremento nel traffico esistente. Ma ciò non basta; dobbiamo inoltre promuovere tale sviluppo con altri mezzi adeguati, migliorando il servizio sulla Longitudinale Centrale, ove le merci devono effettuare la maggior parte del percorso a cui saranno assoggettate dall’originaria stazione di partenza a quella d’arrivo, affinchè non avvenga come oggidì, che un collo a piccola velocità impieghi, per andare da un estremo all’altro d’Italia, maggior tempo di quello occorrente per mare al transito Napoli-Londra.
Per studiare tale questione considereremo ciò che avviene sulla rete delle Ferrovie Romane, la quale, tenuto conto dell’insignificante movimento di merci effettuantesi per la Maremmana, rappresenta lo specchio fedele della produttività della Longitudinale centrale. Questa rete, malgrado le importanti città che collega, le popolate, fertili ed estese regioni che attraversa, ha il penultimo posto nei quadri riportati: e possiamo virtualmente assegnarle l’ultimo, se si riflette che le Ferrovie Meridionali, aventi minore produttività, soffrono maggiormente la concorrenza del mare; e che, per importanza di città e luoghi attraversati o collegati, non possono competere colla rete delle Ferrovie Romane, come è dimostrato dal minor prodotto delle merci a gran velocità e dei viaggiatori.
Le cause principali di questo anormale stato di cose si possono facilmente rintracciare, e daranno luogo ad importanti considerazioni.
§ XXIV. Spese d’esercizio. — La rete delle Ferrovie Romane è chiusa dall’Ap-
- ↑
Prodotti chilometrici delle principali reti ferroviarie Italiane negli anni 1871, 1878 e 1883.
RETI FERROVIARIE Annate
a cui
si riferiscono
i prodottiPRODOTTI CHILOMETRICI MERCI VIAGGIATORI TOTALI a grande
velocitàa piccola
velocitàLire Lire Lire Lire Alta Italia 1871 3,037 10,545 11,333 25,161 1878 3,437 12,684 11,187 27,709 1883 3,614 17,185 11,788 33,257 Romane 1871 1,390 3,771 7,740 10,091 1878 2,002 5,072 8,916 16,284 1883 2,323 8,030 10,322 20,962 Meridionali 1871 1,455 3,980 6,215 10,661 1878 1,864 5,841 6,940 14,645 1883 2,062 6,966 7,028 16,300 N.B. L'aumento del prodotto sulle linee principali è certamente superiore alla media risultante dalle cifre suindicate.