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Lo stesso ragionamento vale nel caso di una ritirata da Bologna a Firenze, quando si sappia e si possa avere all’atto della partenza il materiale necessario.

Qui sorge spontanea l’obiezione, valida apparentemente, che la Porrettana e la Faentina, allorchè questa sarà compiuta, possano riunite presentare, nelle urgenze della guerra, i vantaggi di una linea doppia destinando l’una al movimento di andata e l’altra a quello di ritorno; la qual cosa non è vera rispetto al binario a mite pendenza, perchè sulle rampe dell’Appennino, determinanti la potenzialità delle linee indicate, bisognerà sempre alternare il movimento nei due sensi per lasciare libero il passo alle locomotive speciali che devono fare il turno.

Tutto ciò nelle condizioni normali del servizio.

I vantaggi del doppio binario sono assai più rilevanti quando il servizio presenti delle anormalità.

L’interruzione del telegrafo sulle rampe Porrettane, ove le segnalazioni telegrafiche sono indispensabili, anche colle favorevoli supposizioni fatte, per dar la via libera ai treni successivi e regolare il turno delle locomotive speciali, basta a sconvolgere tutto il servizio, poichè ne viene a mancare la base. Lo stesso inconveniente si verifica sulle linee di pianura ad un sol binario, quando l’interruzione telegrafica coincide con un guasto lungo la linea, o quando il movimento deve effettuarsi nei due sensi con incroci obbligatori.

Sul doppio binario invece, occorrendo, si può anche fare a meno del telegrafo. Un guasto di locomotiva, uno sviamento, o qualunque accidente avvenga ad un treno in corsa sulla linea doppia, se anche coincide coll’interruzione del telegrafo, non interrompe la circolazione che su di un solo binario; ed i treni che passano sull’altro non solamente possono recare pronto soccorso al primo, e metterlo in grado di proseguire la corsa; ma, ove ciò non sia possibile, recando tosto notizie dell’accidente alla prossima stazione, affrettano le disposizioni da prendersi, sia per i soccorsi, sia per continuare il servizio con un solo binario.

In analoghe emergenze, data anche l’ipotesi favorevole che non siano rotte le comunicazioni telegrafiche, sul binario semplice l’interruzione dura di più, e produce l’intera sospensione del servizio.

Anche in questo caso può sorgere l’obiezione che gl’inconvenienti derivanti da un’interruzione sulla Porrettana possano eliminarsi, come sulla linea a doppio binario, deviando il movimento sulla Faentina; ciò non è interamente vero; in primo luogo, perchè non si possono prontamente deviare su questa i treni che già trovansi avviati su quella senza grave perdita di tempo e senza il sussidio del telegrafo, e, secondariamente, perchè la circolazione sopra un solo binario limitata al tratto compreso fra due stazioni successive, e con due soli incroci obbligatori, come avverrebbe nel caso di una parziale interruzione sopra una ferrovia a due binari, è cosa molto diversa da quella che risulta su una lunga linea interamente a semplice binario ove gli incroci si succedono a tutte le stazioni, e sono inevitabili quando il movimento iniziato debba continuarsi nei due sensi opposti.

Avvertasi ancora che quando l’interruzione di una linea doppia è localizzata sopra uno solo dei binari, e deve durare qualche tempo, si può colla pronta applicazione di appositi scambi limitare il transito sul binario semplice alla breve tratta corrispondente al guasto, e mantenere alla linea quasi inalterata la sua