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Sulle linee ad un solo binario la circolazione dei treni non può effettuarsi che per mezzo di orari prestabiliti e col sussidio del telegrafo. Gli orari prestabiliti impediscono di utilizzare durante la guerra tutto il tempo e le combinazioni favorevoli per accelerare il transito, dovendo essere tali orari piuttosto larghi per prevedere i ritardi possibili nelle coincidenze. Il sussidio indispensabile del telegrafo, per dare la via libera quando s’inverte il movimento fra due stazioni, è un vincolo non meno grave per le interruzioni a cui il telegrafo può essere soggetto, e per gli errori a cui può dar luogo.
Sulle linee a doppio binario, invece, l’orario prestabilito non è necessario, e neanche il sussidio delle segnalazioni telegrafiche, poichè non vi è inversione di movimento, ed i treni possono inseguirsi continuamente sullo stesso binario; perciò basta che i macchinisti ed i guardiani abbiano la cura di mantenere i successivi convogli alla distanza conveniente per evitare urti, ciò che potrebbe anche ottenersi, senza il sussidio dei guardiani, con apparecchi automatici disposti lungo la via. Inoltre la continuità della circolazione nei due sensi, allorquando trattasi di un concentramento di truppe da farsi con un numero limitato di veicoli o di locomotive, od in condizioni speciali per cui si debba ottenere il movimento di andata continuando quello di ritorno, dà alla linea a doppio binario una potenzialità assai maggiore di quella apparente, poichè su di essa non vi è alcuna perdita di tempo per le discontinuità dipendenti dalle inversioni di movimento indispensabili, a periodi più o meno lunghi, sul binario semplice.
Quando s’incontrino lunghe gallerie, inseparabili dalle traversate appenniniche, l’importanza del doppio binario cresce grandemente; poichè colla ristretta sezione che presentano i sotterranei a semplice binario è quasi un sogno la continuità del movimento e la doppia o la tripla trazione.
Invece nelle gallerie a doppio binario, quando esse non presentino lunghi nuclei a foro cieco, e trovinsi in ottime condizioni di ventilazione, ossia in pendenza continuata non minore del 4 o 5 per mille1, la potenzialità pratica della linea si avvicina grandemente a quella teorica, e può quasi raggiungerla quando si adotti una sagoma razionale per il rivestimento delle gallerie.
Quindi la massima potenzialità, indicata precedentemente, che col binario semplice può ottenersi solamente nel caso speciale di un concentramento da farsi con treni inseguentisi, sospendendo il movimento inverso, col doppio binario a mite pendenza può ottenersi costantemente; e si raddoppia quando si vogliano utilizzare i due binari pel movimento tutto in un solo senso; si triplica coll’uso di locomotive potenti, e si quadruplica applicando la doppia trazione, quando si sappiano disporre convenientemente le gallerie.
Nè si può obiettare che questa sia una eventualità o possibilità teorica e non pratica; poichè quando si sa che le locomotive ordinarie delle nostre ferrovie peninsulari sono più di settecento ed oltre dodicimila i veicoli, non è impossibile, dirigendo verso l’Appennino tutto il materiale mobile peninsulare, far correre da Firenze e Bologna in sole 24 ore tanti treni quanti ne possono transitare in parecchie settimane sulle rampe Porrettane.
- ↑ Perchè i treni possano discendere per effetto della sola gravità, ed il fumo sia emesso dalle sole locomotive ascendenti.