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sversale assai più celere della Faentina ed atta a conseguire una grande potenzialità e celerità nel movimento fra i due mari.
Questa singolare particolarità della nuova linea che realizza, nel modo più semplice ed utile, l’ideale del padre Antonelli di ottenere con una sola ferrovia una doppia arteria longitudinale e trasversale nel ganglio della Penisola, ha una grande importanza strategica. Imperocchè un nemico potente per mare, avuto riguardo alla difficoltà di portare nella valle del Po tutte le sue forze, potrebbe cogliere il momento opportuno per effettuare grandi sbarchi di truppe sulle spiaggie Tirrene e Adriatiche, e correre a tagliare le nostre ferrovie longitudinali interne per isolare il nostro esercito nella valle del Po.
Un simile piano di guerra è pieno di lusinghiere attrattive quando non si costruisca la Direttissima, perchè la Porrettana e la Faentina presentano i fianchi aperti al nemico nel piano Pistoiese e nella pianura Adriatica e colle forti rampe rendono lento e difficile qualsiasi improvviso concentramento di truppe per la difesa dei punti minacciati.
Di più, a peggio andare, se il nemico non raggiunge lo scopo indicato, è sempre sicuro d’ottenere una parziale diversione delle nostre forze, e di incagliare il servizio dei trasporti sulla linea Bologna-Roma danneggiando indirettamente le operazioni militari.
Quando invece Bologna e Firenze siano unite da una linea a mite pendenza che non presenti alcun punto debole, nè verso l’Adriatico, nè verso il Tirreno, e sulla quale i treni possano correre velocemente ed inalterati fra Ravenna e Livorno e fra Bologna e Roma, l’obiettivo vagheggiato dal nemico sarà assai meno seducente, ed i piani architettati si potranno con facilità e prontezza sventare.
§ VIII. Doppio binario. — Ma per conseguire la grande potenzialità occorrente sulla rete radiale che ha il suo centro a Firenze, e che deve unire i due mari e la Capitale alla valle del Po, non bastano le condizioni accennate di ubicazione e pendenza per la nuova linea, ma è indispensabile che essa sia costruita a doppio binario.
Questo requisito, che è il più importante per una linea militare, devesi ancora esaminare, e fu disgraziatamente più trascurato in questi ultimi tempi, e trascurato appunto là dove maggiore ne era il bisogno, e dove è più difficile il ripararvi, vale a dire sulle ferrovie eminentemente strategiche che attraversano l’Appennino, quali sono la Parma-Spezia e la Firenze-Faenza.
Infatti queste due linee, come la Porrettana, non solo sono affette dalle forti pendenze, ma sono previste ad un solo binario.
È questo per una linea militare un difetto capitale; ed è appunto questa eccezionale condizione di cose, generalmente inosservata, che induce a credere come l’importanza del doppio binario nelle linee strategiche non sia ancora abbastanza apprezzata, e come non possa essere superfluo il richiamarvi sopra l’attenzione delle persone competenti; poichè anche su tal riguardo un esame superficiale lascia nell’ombra molte questioni importantissime, che è bene mettere in luce, e che diventano più gravi perchè combinate colle forti pendenze.
La prima differenza che passa fra le linee ad un solo e quelle a doppio binario sta nell’organizzazione del servizio per la circolazione dei treni, facile e semplice in queste, complicatissima in quelle.