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68 confessioni d’un scettico

sieri nuovi, inaspettati, che ti scuotono ti esaltano in una vita più piena, donde credi che venga? da un qualche Dio sconosciuto che te li scrive nella coscienza come sopra un libro vergine? Oh! la coscienza è un libro che non è fatto ma si fa sempre; il tempo vi registra la propria storia.

Ciò dunque che dici coscienza non è rivelazione trascendente ma evoluzione organica del tuo cervello, il tuo mondo non è un mondo a parte, ma parte, e ben picciola, d’un mondo più vasto dal quale dipendi; tu non puoi dunque opporre la coscienza come avesse in sè la propria legge, e come da lei dipendesse la ragione dell’universo. Ciò che hai ti fu dato per un istante e devi renderlo, ben presto, a chi te l’ha dato. La tua coscienza svanirà, come coscienza, ma l’effetto prodotto dagli organi nel lavoro del tempo, resterà pur dopo di te nella storia eterna dell’essere che si rivela, senz’altro fine che di rivelarsi, nelle vie multiformi dell’infinito vivente.

Sai tu perchè ti sbigottisce tanto l’im-