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X.


2 aprile 18....


Tu mi domandi: L’ideale che adori non è frutto di quel cristianesimo che dici tramontato per sempre dalla ragione? La sete dell’infinito che ti divora non isgorga forse da quella fontana di Dio? il cristianesimo, sottratto all’assurdo de’ suoi dogmi, non contiene ancora le più alte virtù del sentimento?

Oh! no, pur troppo, te lo confesso con dolore; il cristianesimo non è più, per me, che un gran fossile della storia, nè contiene alcuno di quei germi fecondi che gli pro-