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confessioni d’un scettico |
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Oh! tu non sai forse la virtù dell’assurdo nella storia dello spirito umano; egli ci attira nelle sue reti e vi ci lega per modo che non ci vien dato spiccarsene se non dopo una lunga battaglia contro noi stessi. L’imperio ch’ei tiene pur oggi dopo tante vittorie scientifiche è immenso; e le religioni superstiti traggono di là quella efficacia che non avrebbero se fossero nate dalla ragione conscia di sè. Chi sa che nei laberinti del nostro cervello non s’annidi qualche occulta perversità d’organi che loro vieti per sempre la contemplazione sincera e sana del reale qual’è? perchè ci piace cotanto di pennelleggiare le cose col sentimento come se ciò ch’è dentro di noi costituisca la norma del vero? donde ci viene la brama infausta dell’assurdo in cui si perde e si annega ogni virtù di ragione? perchè sì tenace la resistenza dei fantasmi falsi, sì tarde e sì dolorose le conquiste scientifiche? perchè non è concessa che a pochi magnanimi l’epoptea redentrice del vero? perchè