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146 confessioni d’un scettico

le nazioni ne’ ginecei ascetici come le ristora nelle scuole scientifiche. Anche oggi, dopo tre secoli di scoperte, credi tu che il medio evo sia cancellato per sempre dalla ragione e che qualche nuova ecclissi del sentimento non l’attraversi di nuovo ingombrandola nella sua via? guai a noi se non feconderemo nel nostro cervello le virtù più sane ricevute cogli organi, esercitandole in un lavoro concorde, e trasmettendo all’avvenire energie nuove che rinfreschino i danni del passato!

La natura ritroverà le sue parti migliori senza di noi; s’adempieranno senza di noi le sue leggi terribili e sacre; ma noi spariremo con disonore, e i nostri organi fatti inerti e vili si spegneranno nell’impotenza, il più grande castigo che tocchi ad un popolo risorto da ieri. E se mi cerco d’intorno, sento, più d’una volta, vacillare la mia fede, tanta è la vergogna intellettuale che grava il volgo dei cervelli.

Amari giorni ci attendono se non ci af-