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lettera xxvi. 145

multanee ma si forma poco a poco nell’esperienza delle faune anteriori alla nostra.

La legge d’evoluzione non è certa che a grandi distanze; e se tu la interroghi un po’ da vicino ti si mostra, ogni tanto, attraversata dai molti accidenti che la disviano, la sospendono, l’abbreviano. Da ciò le intermittenze della natura e della storia; da ciò la guerra tragica della vita ed il prevalere ben tardo delle idee sui sentimenti. La legge è un effetto nel quale cospirano elementi diversi; quindi le resistenze degli accidenti, benchè non la vincano del tutto, pure ne scemano l’efficacia, e qualche volta l’arrestano per molti secoli riducendola ad uno stato latente. Le forme superstiti del medio evo che s’accampano ancora nel mondo contemporaneo, non le comprendi e non le spieghi altrimenti. La gran legge dell’eredità che ha tanta parte nella vita storica è pur essa una legge scettica. Nol vedi? ella trasmette le demenze e le colpe come le attività creatrici del pensiero; dilomba