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lettera xxi. 117

tuo sentimento e converti l’apocalissi messianica in una rivelazione dell’eterno divino, tu adulteri il cristianesimo stesso, porgendogli un ideale che non conosce e che sdegnerebbe da sè come un frutto satanico della scienza. La chiave di volta del cristianesimo è un concetto ascetico della vita; ei distese l’ecclissi medievale sulla ragione antica omai giunta ad un concetto scientifico dell’universo, liberando l’uomo da quei gioghi che il cristianesimo ricollocò sul suo collo per quindici secoli. Il telaio dell’attività scientifica fu interroto, la natura colle sue leggi eterne disparì dagli occhi abbrunati di pianto, e la verità si stette sepolta sotto un giogo che ieri appena abbiamo scosso dal collo.

L’ideale che illumina il nostro cervello, ideale sano, generate dalla natura e maturato negli organi dall’esperienza di tre secoli che restaurarono l’energie soffocate della ragione, non ci venne dal cristianesimo ma dalla scienza, contro la quale ei cospirò già