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farſi la ſepultura: et altre nouelle, lo fece mutar propoſito. Stímolaua Bramante oltre al’ínuídía, íl tímore che haueua del gíudícío dí Míchelagnolo, ílquale moltí ſuoí errorí ſcopríua. Percíoche eſſendo Bramante, come ognun ſa, dato ad ogní ſorte dí píacere, et largo ſpendítore, ne baſtandoglí la prouíſion dataglí dal Papa, quantunque rícca fuſſe, cercaua d’auanzare nelle ſue opere, facendo le muraglíe dí cattíua matería, et alla grandezza e vaſtíta' loro, poco ferme e ſicure. Il che ſi può manífeſtamente vedere per ogníuno, nella fabríca dí San Píetro ín vatícano, nel corrídore dí bel vedere, nel conuento dí San Píetro ad víncula, et nel’altre fabríche per luí fatte, lequalí tutte è ſtato neceſſarío rífondare et fortíficare dí ſpalle et barbacaní, come quelle che cadeuano, o ſarebbe ín breue tempo cadute. Or per che eglí non dubítaua, che Míchelagnolo non conoſceſſe queſtí ſuoí errorí, cercò ſempre dí leuarlo dí Roma, o almeno príuarlo della gratía del Papa, & dí quella gloría et vtíle, che col índuſtría ſua poteſſe acquíſtare. Il che glí ſucceſſe ín queſta ſepoltura, laquale ſe fuſſe ſtata fatta com’era íl prímo díſegno, non è dubío che nel’arte ſua non haueſſe tolto íl vanto (ſia detto ſenza ínuídía) a qualunque maí ſtímato artefi-