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di quella terra, et capo di Sestiere, che in tante parti alhora era la Cittá divisa, essendo hoggi in quartieri. Et reggendo in Firenze la Parte Guelfa, per li molti benifici che da essa parte recevuti haveva, di Ghibbellino ch’era, diventó Guelfo, mutando il colore del arme: che dove prima era un Can biancho rampante col losso in bocca, in campo rosso, fece il can d’oro in campo azzurro, et dalla Signoria li fur donati di poi cinque gigli rossi in un rastello, et similmente il Cimiere, con due Corna di Toro, Lun d’oro l’altro d’azzuro, come fin’hoggi si puo' veder dipinto ne targoni loro antichi. Larme vecchia di Messer Simone, si vede nel Palagio del Potesta', da lui fatta di marmo, come sogliano far la maggior parte di quelli, che in tal ufficio si ritrovano. La cagione perche la famiglia in Firenze mutasse il nome, et di quegli da Canossa, fusse poi chiamata de Buonarroti, fu questa, che essendo questo nome di Buonarroto stato in casa loro, d’età in età quasi sempre, fin al te(m)po di Michelagnolo il qual hebbeun fratello pur chiamato Buonarroto, et essendo molti di questi Buonarroti stati de Signori, cioè del suppremo Magistrato di quella republica, et il detto suo fratello specialmente, che si trovò di quel numero, nel tempo che fu Papa Lione