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di S. Vittore di detta Comune, di S. Pietro di Val Reno, a Comunità, e ad altre famiglie particolari, con il diritto di pesca in due tratti del fiume Moesa, e così da quell’epoca la Valle venne sgravata dal salariare i suoi tre parrochi che manteneva. I principali obblighi poi annessi ai detti Capitolari consistono che quattro d’essi compreso il Proposto dovessero permanere nella suddetta collegiata di S. Vittore, e gli altri due resiedere in Mesocco. Ai primi compete il dovere d’andare nei fissati termini a funzionare nelle parrocchie filiali esistenti nella Giurisdizione di Roveredo ed in quelle di S.ta Maria di Calanca; agli altri due similmente in quelle della Giurisdizione di Mesocco, non che nella Comune di Val Reno1, come il tutto appare alla carta di fondazione sotto li 3 aprile di detto anno, stata segnata nella torre Fiorenzana in Grono.

La Collegiata di S. Vittore è l’unica che esiste in tutta la Diocesi del Vescovo di Coira.

Nel 1330 cessò di vivere in Roveredo Giulio Bologna, il quale passava in quel tempo per uno dei primi possidenti della Valle, ed avendo egli fatta la sua fortuna in pochi anni con una ma-

  1. Al tempo di detta fondazione l’oltramontana Comune di Val Reno era cattolica.