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per cui le Comuni Vallerane stabiliron in quell’anno particolari regolamenti determinanti le imposte, chiamate Intercesso, che avrebbero dovuto pagare quelle famiglie forestiere le quali in seguito sarebbero con legale approvazione venute a stabilirvisi, e si provvide affinchè i beni stabili dei patrizi non andassero soggetti ad imposte col cadere nelle mani dei forestieri abitanti per eredità o per compra.

Lo stato d’indipendenza della Mesolcina contribuì alla partenza della famiglia de Sax per l’interno della Rezia loro primiera dimora, restando nella Valle un solo di essi, od un loro commesso per sostenere ed attendere a que’ scarsi diritti che erano ancora conservati al castello di Mesocco, posseduto così per alcuni anni sinchè Rodolfo de Sax rivenne colla sua famiglia a stabilirsi definitivamente nella Mesolcina.

Il Vescovo Arrigo de Arbona cedette, nel 1184, i diritti temporali che supponeva avere sulla Valle come di lei protettore a Rodolfo figlio di Giovanni de Sax, il quale da due anni dimorava nel castello di Mesocco, riservandosi però il dominio spirituale sulla medesima come unita alla Diocesi di Coira. Questo Rodolfo che si era meritati onore e procacciata una discreta fortuna nelle Corti, ove aveva servito prima di stabilirsi nel detto castello, era uomo altiero ed